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Pochi giorni fa ho fatto una ricerca su quali fossero i nuovi Social Network del futuro prossimo. Mentre provavo (faticosamente) questi 13 nuovi canali Social è stato immediato individuare alcune linee comuni che riguardano “il web in generale”, sorprendendomi nel ritrovare alcune di queste caratteristiche anche negli e-commerce più strani del mondo incontrati qualche settimana prima e nelle regole per avere successo sui motori di ricerca.
Insomma, il web sembra sempre più essere un “mondo organico” con sue regole e suoi trend che valgono ovunque, dai blog ai social media, dagli e-commerce ai motori di ricerca.
Le caratteristiche comuni dei nuovi Social (guardateli qui: https://www.bee-social.it/13-nuovi-social-network-quale-sara-il-nuovo-facebook/) che emergono forte in questa recente ondata secondo me sono 4.
> MINIMALISMO
Ello, This, Medium: 3 social network che fanno del minimalismo grafico la loro caratteristica più riconoscibile, dal punto di vista visuale. Quasi a voler mettere un punto rispetto alla baraonda informativa e di stimoli che incontriamo su Facebook o Twitter, ad esempio, e in generale sui Social ormai affermati.
In realtà mi sembra di poter dire senza dubbi anche “minimalismo funzionale“: con Facebook si può fare di tutto e di più; i nuovi Social invece vogliono proporre una cosa e una soltanto. This vuole raccontare storie con un link al giorno; Chirp punta sui suoni; Bristlr sulla barba; Heard sugli interessi. Ci sono anche esempi più articolati, ma il minimalismo è comunque una tendenza evidente.
> SPECIFICITÀ
Quasi una diretta conseguenza del punto precedente: la sintesi a livello di funzionalità va di pari passo con la scelta di argomenti / target molto specifici. Esemplare è Bristlr, che mette il focus sulla “barba”; ma anche Conspire sulla possibilità di aumentare il proprio livello di relazioni nel mondo del lavoro/dei professionisti; ed infine Shots che va dritto sui selfie.
> CONTENUTI
Google detta la via e tutti dietro, anche nel mondo Social: i contenuti sono sempre centrali, ed ecco fiorire una moltitudine di veri e propri mondi sociali paralleli in cui trovare spazio per riprodurre i propri pensieri, condividere e commentare, far parte di una community. Se una persona volesse cominciare a fare blogging, avrebbe l’imbarazzo della scelta tra…
Giusto per citarne alcuni…
> INDIVIDUALISMO
Tutto ciò che si spaccia per “Social” mi sembra soprattutto un luogo per parlare più che ascoltare. Sono troppo cinico io, o tutte le piattaforme suddette sono espressione dell’IO (persona o brand che sia), nella speranza di vincere l’enorme competizione online e costruirsi una platea di ascoltatori (ascoltano veramente? dialogano? o leggono/condividono per perseguire fini personali?) più corposa della concorrenza?
Learnist, Pheed e Shots credo siano un esempio di individualismo: su Shots i protagonisti siete voi e quel che fate con mitragliate di selfie (individualismo imperante), su Pheed e Learnist, invece, è possibile mettersi in luce e ottenere proseliti (ma anche meno cinicamente, per la verità, si può imparare e trovare contenuti di qualità).
Paradossalmente, a dispetto di ciò che dovrebbe significare “Social” – secondo me – manca a tutt’oggi un luogo virtuale deputato dove poter esprimere unicamente l’interesse di gruppi di persone, di collettivi: ma questo, diciamocelo con sincerità, ci interessa realmente?
photo credit: Herkie via photopin cc
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