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Per creare una landing page efficace bisogna prima di tutto trovare la perfetta sintesi tra messaggio, testo, grafica e form. Ogni pagina di atterraggio è infatti una pagina web dedicata, nella quale si arriva in modo organico o sponsorizzato, dopo aver cliccato sui risultati di Google, un annuncio, un banner o una DEM.
L’utente che viene catapultato in questa pagina ha quindi delle aspettative ed è potenzialmente interessato ad effettuare l’azione. All’interno di questo percorso i binari tracciati dal creatore devono essere molto stretti.
Per invogliare e convincere l’utente ad effettuare l’attività richiesta (mandare una mail, compilare un form, iscriversi alla newsletter, fare un acquisto), la pagina deve possedere alcune caratteristiche fondamentali per aumentare il conversion rate.
Semplicità
La Headline deve catturare l’attenzione del lettore e il font deve essere leggibile. Il testo non è una pagina descrittiva ma un piccolo approfondimento scritto per incuriosire il lettore e spingerlo all’azione.
È necessario specificare subito lo scopo della pagina senza dilungarsi in descrizioni di brand o di prodotto. Sintesi e semplicità sono le chiavi per realizzare una buona pagina di destinazione, che può essere suddivisa in: headline, introduzione, descrizione (punti elenco) e conclusione.
Fare una domanda, porre il testo in modo propositivo, inserire maiuscole e grassetti nelle parole chiave, sono tutte strategie consigliate per scrivere un testo performante.
Focus sull’obiettivo
Ogni elemento della pagina è inserito per uno scopo ben preciso. Foto e immagini non devono rallentare il caricamento della pagina e, soprattutto, mettere in secondo piano il messaggio.
La grafica deve essere funzionale agli obiettivi, cioè alla conversione. Utilizzare bottoni e banner visivi per richiamare l’azione è molto utile ma attenzione a non inserire troppi espedienti.
Evitare l’uso di link che mandano l’utente fuori dal percorso, minimizzando tutti i possibili passaggi in termini di click.
Interessante invece l’utilizzo di sistemi di retargeting come quello di Google Adwords che permette di inseguire – mediante apposito cookie – con promozioni dedicate, i potenziali clienti che hanno visitato il vostro sito e non hanno effettuato l’azione.
Call to action
Testare più layout mediante un test di usabilità è un ottimo modo per trovare la landing page adatta allo scopo, misurando per un determinato periodo (1-4 mesi) visite e conversioni al sito web.
In generale il bottone della call to action dovrebbe essere posizionato al centro della pagina evitando lo scroll con testi troppo lunghi, mentre le colonne laterali dovrebbero facilitare il movimento verso l’obiettivo.
Utile inserire due call to action: una sopra dopo l’Headline e una in basso al centro. Se il testo è più corposo inserire un richiamo all’azione a metà per agevolare anche gli utenti più pigri.
“Scarica ora!”, “Registrati subito”, “Diventa Fan”, sono tutti richiami all’azione che aumentano il tasso di conversione, provare per credere.
Per quanto riguarda i colori: giallo, rosso e arancione sono più impattanti e vengono statisticamente più cliccati, ovviamente dipende molto dal prodotto e dal sito web, mai utilizzare più di tre colori all’interno della pagina.
Per concludere è molto interessante inserire un box o una piccola area in basso, o laterale, dove mettere in evidenza i consigli di chi ha provato il servizio/prodotto. Le testimonianze alimentano il vostro messaggio offrendo all’utente una validazione sociale del vostro prodotto.
E voi quali risultati avete ottenuto con le vostre landing, quali espedienti avete utilizzato?
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