Questo sito utilizza i Cookie ma rispettiamo la tua privacy. Puoi accettarli, rifiutarli o esprimere le tue preferenze di seguito. Le tue impostazioni saranno salvate per un anno. I Cookie statistici sono già attivi perché i relativi dati sono configurati in maniera anonima e aggregata (nelle preferenze trovi maggiori dettagli). Se vuoi, leggi l'
Informativa estesa
Secondo alcune previsioni che si possono leggere qua e là in alcuni blog americani, entro il 2030 esisteranno dei software per poter comporre qualunque genere di testo / contenuto (fonte e approfondimento a fine articolo).
Giornalisti, blogger e copywriter hanno le ore contate? Non credo, nel senso che ci sono sicuramente buone possibilità di vedere bot e software vari redigere testi informativi corretti, al tempo stesso la creatività e le emozioni che si trovano in un romanzo temo siano poco imitabili (eppure certi concetti astratti ed emozioni possono essere schematizzati e codificati…).
C’è chi dice “impossibile”, nessun bot potrà mai eguagliare la penna di un copywriter. Eppure qualche avvisaglia c’è:
Due tool a caso, ma pensa cosa potrebbe voler dire avere a disposizione uno strumento che unisce queste 2 o 3 di queste funzionalità, tanto per fare un esempio banale: lo strumento compone una o più frasi automaticamente, ne valida la correttezza formale sfruttando database sterminati e, contemporaneamente, fa anche un check anti-plagio (vedi il tool copyscape.com). E non sto nemmeno viaggiando con la fantasia…
Questi sono problemi/opportunità del copywriter o del web marketer del futuro (prossimo), probabilmente.
Probabilmente la questione, ancora una volta, si risolve acquisendo autorevolezza come creatore di contenuti, che tu sia un blogger o un freelance o un imprenditore che cura il proprio sito aziendale o ancora un marketing manager.
Il problema è che questa rara autorevolezza è affare di pochi: Moz e BuzzSumo hanno analizzato la bellezza di 1 Milione di contenuti online complessivamente. Ecco cosa è emerso.
Scrivi o pubblichi contenuti online? Ecco cosa puoi fare fin da oggi
Osservando l’analisi di Moz/BuzzSumo e soppesando gli scenari futuri, OGGI quel che si può fare è:
1.Scrivere tanto, scrivere bene – la solita tiritera relativa alla qualità dei contenuti rimane centrale, unita al livello di approfondimento (e quindi di lunghezza) da sviluppare.
2. Be(e) Social: ok i contenuti, ma occorre anche intrattenere gli utenti con contenuti più leggeri, che possano portare notorietà tramite i Social Network. Inoltre, con “be social” intendo anche (e soprattutto) la capacità di instaurare relazioni con altri siti web, blogger, web influencer e utenti stessi, così da coltivare man mano una schiera di utenti che interagiscano volentieri con i tuoi contenuti e che abbiano fiducia in te in quanto produttore autorevole di informazioni.
3. Quando si parla di contenuti leggeri, si deve ricordare l’attuale forza dei video. Prossimamente potrebbero apparire anche le Video Ads nelle pagine dei risultati di Google.
4. Di base, cerca di evitare gli argomenti a risposta rapida. Perché o l’utente ricaverà la risposta dalle description che appaiono in SERP, dove possibile, senza cliccare il tuo contenuto, oppure sarà direttamente Google a fornire la risposta grazie al suo algoritmo RankBrain. Ecco un esempio:
In sintesi: evita argomenti a risposta rapida o molto comunemente trattati. Approfondimento: https://www.stonetemple.com/rich-answers-in-search/
5. Sii creativo e trova un modo per portare i tuoi utenti sul tuo sito (magari con contenuti generati direttamente dagli utenti), perché tutti stanno cercando di soffiarti visitatori. E con tutti intendo anche Facebook, che con i suoi Instant Article vuole accaparrarsi il traffico che da Facebook porterebbe a un link esterno, gestendo così gli spazi pubblicitari contenuti nel post (che viene quindi letto in anteprima dall’utente rimanendo all’interno di Facebook).
Giornalisti e Copy, allarme rosso…
Il Guardian qualche tempo fa ha riportato questa notizia: www.theguardian.com/technology/2015/jun/28/computer-writing-journalism-artificial-intelligence
Un passaggio in particolare suona piuttosto sinistro:
Entro il 2030 il 90% dei contenuti giornalistici sarà scritto da macchine? Se di professioni scrivi contenuti, allora mettiti al lavoro per rientrare nel 10% di autorevoli che non si faranno mai scalzare dal robot di turno…
Accedi a risorse riservate – gratis – ogni mese (e ottieni subito gli e-book per creare nuovi contenuti e su “come guadagnare online”)
Come trovare idee per contenuti online che si posizionano su Google
Trucchi Facebook: alcune funzionalità nascoste, curiose e poco note
Come pubblicizzare un evento online locale: oltre 20 vie da considerare
Come funzionava Foursquare e come è stato sostituito – Strumenti di Local Marketing
Corsi di Laurea e Master in Social Media Marketing… si o no?
Content Design: perché può aiutare la tua azienda