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Ultimamente ho avuto il piacere di rivolgere alcune domande a 8 blogger / esperti di web marketing su alverde.net: focus delle interviste era “il successo online” in tutte le sue sfaccettature, comprese le strategie e le modalità più pratiche che spiegassero come avere più visite nel blog o nel proprio sito web.
Mi ha colpito molto il fatto che gli 8 blogger, pur adottando strategie differenti, abbiano spesso degli approcci che li accomunino e che sembrerebbero essere quindi vincenti in caso di progetti di comunicazione e di visibilità online.
In internet, negli anni, sono apparse formule magiche e strategie pronte all’uso per “sfondare nel fatato mondo virtuale“, che improvvisamente mutavano al variare degli umori di Google: si è parlato di parole chiave, qualità dei post, link building verso i vostri siti web, social media, pubblicità online, seo, sem, riti vodoo…
Oggi voglio provare a fare un “colpo di spugna” su tutto ciò che ho letto sul tema – idee valide e meno valide – tentando di filtrare qualche buona pratica che concretamente, nel mondo reale, sia stata veramente una chiave di volta per portare a visibilità, visite e conseguentemente business e notorietà a queste persone.
Ed ecco quindi le 6 migliori formule magiche per… no scherzo, niente magia:
Le 6 modalità per avere più visite online su blog e siti web
Costanza e Pazienza
Hanno il numero 1 non a caso. Personalmente credo siano i due fattori più importanti e oltretutto strettamente correlati: serve, infatti, la costanza di scrivere settimana dopo settimana (più si scrive, meglio è – mantenendo livelli qualitativi decenti) e la pazienza di superare mesi e mesi di disinteresse da parte degli utenti e dei motori di ricerca.
Quindi niente tecniche SEO incredibili, né studi di parole chiave: la base per avere più visite passa dalle vostre caratteristiche personali, dalla vostra perseveranza.
Contenuti e… luoghi giusti
Se parto da costanza e pazienza, non posso non mettere al punto 2 i contenuti. Questa la sappiamo tutti: per avere successo online serve produrre contenuti di qualità, interessanti e informativi per gli utenti. Davide “Tagliaerbe” Pozzi, però, nella sua intervista lascia trapelare una sfumatura ulteriore, a mio avviso significativa:
“Nei luoghi in cui i tuoi lettori si ritrovano” significa credo:
A) sfruttare gli ambienti virtuali bazzicati dal vostro target di lettori (determinati Social Media, ad esempio);
B) parlare di argomenti specifici e di attualità che diventano quasi dei veri e propri luoghi di confronto e di informazione, seppur virtuali;
C) in senso lato, generare “luoghi” informativi, insiemi di saperi molto pertinenti e con confini ben delineati, senza voler parlare di tutto e di più (errore che personalmente ho fatto spesso) ma specializzandosi il più possibile.
Autorevolezza
Riassumibile, volendo, nella domanda “sei un blogger riconosciuto quasi quanto un brand?”.
> Se la risposta è no, sappi che molto facilmente non otterrai la visibilità che meritano i tuoi contenuti di qualità. C’è poco da fare: la fonte del messaggio, in comunicazione, è fondamentale.
È il concetto di community su cui punta molto Skande, ossia quel gruppone di persone del tuo settore con cui dialogare ogni giorno e verso i quali cercare di conquistare fiducia.
Un po’ come a scuola quando il secchione non aveva granché studiato ma si portava comunque a casa un buon voto, sulla fiducia. L’autorevolezza su un determinato argomento (o serie di argomenti affini) può essere un obiettivo molto interessante.
LUOGHI GIUSTI e AUTOREVOLEZZA vanno a braccetto nei pensieri di Rosa Giuffrè, altra blogger intervistata, che metaforicamente sottolinea come sia indispensabile accendere un faro sopra di se’, per diventare un riferimento per coloro che cercano notizie inerenti al tuo settore.
Rosa, argutamente sottolinea come sia efficace utilizzare la propria personalità, il proprio stile, le proprie emozioni per avere quella marcia in più sulla vasta concorrenza del mondo online.
Obiettivi intermedi, a lungo termine e fonti di traffico
Torniamo su leve molto pragmatiche, servono come il pane anche quelle: Riccardo Mares, bravissimo Seo Specialist, gioca le sue fiches sugli obiettivi (intermedi e a lungo termine) che un progetto sul web deve avere.
Solo dalla stesura di obiettivi chiari sarà possibile costruire un traffico di visite diretto, da referral, organico e da adv (a cui corrispondono investimenti in branding, pubbliche relazioni, Seo e pubblicità online).
Approccio super pratico ma inevitabile: bisogna attirare l’attenzione degli utenti, ma anche degli spider di Google.
Guest posting e passaparola… offline
Parto dal passaparola: ebbene, Stefano Mini di Mindcheats.net un po’ a sorpresa rivela che il passaparola che avviene offline verso amici, parenti, conoscenti ma anche momenti “pubblici” (ad esempio momenti formativi-professionali) genera una serie di visite costanti e fedelissime nel tempo. Forse questa strategia può non funzionare per tutti, però è interessante ricordarsi ogni tanto che i rapporti personali – fisici – sono sempre i più solidi.
Riguardo al Guest Posting, punto d’attenzione: qui si potrebbe aprire un capitolo a parte, ma mi limiterò ad una super sintesi. E’ vero che creare articoli con link verso il vostro sito da “donare” a blogger di settori affini può essere utile, poiché genererete dei link verso il vostro sito web, ma è altrettanto reale l’ammonimento che Matt Cutts (si, quello di Google) ha fatto neanche un anno fa proprio sul guest posting: il team antispam di Google ha le antenne alte verso le pratiche più spammose di guest posting, pertanto… usare con cautela.
Per approfondimenti: https://www.mattcutts.com/blog/guest-blogging/ (non lo linko, non vorrei mai che Google pensasse che Matt abbia fatto un Guest Post su Bee Social haha……)
Creatività nelle forme comunicative
Anche questo è importante: convincere i lettori a seguirvi passa anche attraverso la vostra creatività nel creare sempre nuove e diverse forme di comunicazione e di informazione.
Dario Vignali batte molto sul tasto della creatività e spinge sulla forza di newsletter, e-book / info-prodotti, webinar, materiali audio e video, pdf, risorse scaricabili…
Oltre alla varietà, però, è efficace anche un “piatto” bello da vedere, che sia gustoso anche per gli occhi. Per questo motivo il rimando naturale è ai 9 modi per arricchire un testo.
Parere personale
Rilevo con curiosità come studio delle parole chiave, lavoro in ottica Seo, call to action studiate, testing di titoli accattivanti e altre leve più volte sentite vengano menzionate molto poco, se non del tutto trascurate da tanti blogger.
Ma ancora più curioso è il fatto che quasi la metà degli intervistati, qua e là, implicitamente ed esplicitamente, sostenga che le visite servono a poco: anzi sono un peso (per il server) e rischiano di fuorviare lo stesso blogger che non rispetta fedelmente i propri obiettivi editoriali e droga il proprio Analytics.
Le visite, insomma, non devono per forza essere tante ma devono essere a target, quello si, e perfettamente in linea con obiettivi intermedi e finali che vi siete posti.
Nonostante tutto quello che emerge dalle interviste, a mio avviso certi comportamenti virtuosi lato seo copywriting rimangono fondamentali e forse non sono stati citati dagli intervistati perché costituiscono davvero delle basi minime per poter comunicare efficacemente online e per guadagnare posizioni in SERP (tradotto: nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca).
Secondo voi, quali altri metodi o approcci ha senso perseguire per fare più visite su blog e siti?
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