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Come creare un bot per Messenger (e 5 motivi per iniziare a pensarci)

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Nell’articolo di oggi proviamo a fare un po’ di luce su come creare un bot per Messenger. Ma perché sviluppare un bot per Facebook Messenger? Ha senso integrarlo nella propria strategia digitale? Andiamo per gradi…

Bot Chat o Chatbots, che dir si voglia: ecco la parolina magica che sta suscitando già da qualche mese tanto interesse nelle community di social media manager di tutto il mondo, generando quel fermento tipico che accompagna l’introduzione di prodotti rivoluzionari per il marketing e i social media.

Se non ne hai ancora sentito parlare o ne hai solo una vaga idea e ti stai chiedendo quando valga la pena studiarli, in questo articolo affrontiamo 5 validi motivi per cui è fondamentale iniziare a conoscerli e usarli – da subito.

Ma cosa sono i “chatbots”?

Prima di procedere vediamo però di capire brevemente di cosa stiamo parlando. Un “chatbot” è, nella sua definizione più semplice, un software online che si integra con una (o più) piattaforme di chat/messaging tipo Messenger, WeChat, Telegram, Slack (ma anche con altre più esotiche come Cortana e Amazon Echo) e intercetta i messaggi inviati dagli utenti; ad esempio su Facebook i bot si agganciano alle pagine mentre su Slack hanno un account proprio.

All’interno di questo software è implementato un algoritmo più o meno intelligente (si passa da semplici regole tipo “se l’utente scrive queste parole manda questi contenuti” a funzionalità di Natural Language Processing e intelligenza artificiale) che gli permette di rispondere agli input inseriti dai visitatori, inviando autonomamente immagini, testi, link e tutte le altre tipologie di contenuti che la piattaforma consente di scambiarsi in chat. Il “trucco” sta nel progettare questi chatbot in modo da soddisfare il più possibile le esigenze dell’utente e, soprattutto, accompagnarlo verso i tuoi obiettivi di business, ad esempio:

  • acquisire un lead,
  • suggerire nuovi prodotti e servizi,
  • ridurre il carico al customer care umano,
  • vendere e fare business.

5 motivi per progettare un chat bot per Messenger

Piccola premessa: puoi sviluppare un bot per qualunque piattaforma di chat, però dovendo scegliere – oggi – è Facebook Messenger la scelta più ovvia, per via della diffusione pressoché totale di Messenger e perché qualunque business o progetto online ha una pagina fan Facebook su cui attivare un chatbot. Inoltre, ricordiamo che Messenger è un prodotto di punta di Facebook. Un esempio? Da pochissimo PayPal e Facebook hanno raggiunto un accordo per lo scambio di denaro via Messenger. Gestire transazioni automatizzate guidate da un bot in Messenger, dunque, è un passo breve.

Quindi puntiamo subito all’essenziale con FB Messenger (approfondimento al punto 2 sulle numeriche).

Ecco qualche ragione per investirci oggi.

1. I bot per chat sono la sintesi dell’efficiacia

Il primo motivo per cui è importante iniziare a studiare e soprattutto ad utilizzare questo nuovo strumento di interazione con prospect, lead e clienti risiede nella loro efficacia. Secondo uno studio di Hubspot, ad esempio, i messaggi inviati su Facebook Messenger hanno un open rate dell’80% e un click rate del 13% – numeri che fanno più che impallidire i canali più tradizionali come l’email, dove avere un open rate vicino al 40% è già un vero e proprio miracolo. L’e-mail rimane un elemento centrale di una strategia digital, ma interagire con gli utenti su Facebook è un goal a porta vuota.

Rispondere con tempestività, coerenza e completezza ai messaggi degli utenti oppure utilizzare broadcast inviandoli agli utenti che hanno già interagito con il nostro bot vuol dire quindi disporre di un sistema estremamente efficace per informare, stimolare e convincere il nostro target di mercato, in maniera naturale e diretta.

Di fatto, si tratta di un sistema “push”, automatico e programmabile, per erogare i contenuti che desideri che gli utenti vedano in quel dato momento (mentre stai facendo dell’altro).

2. I chatbot hanno un pubblico potenziale enorme

Come già anticipato, per capire quanto sia ampio, anzi dir poco sterminato il mercato a cui ci si può rivolgere utilizzando le piattaforme di chat e i sistemi automatizzati di interazione con gli utenti basta citare una sola statistica:

a metà del 2017 Facebook Messenger aveva oltre 1,2 miliardi di utenti mensili, in tutto il mondo.

Fonte: techcrunch.com/2017/04/12/messenger

In più, almeno il 75% delle persone utilizza le app di chat dal proprio smartphone – e quindi mettere a disposizione dei potenziali clienti un bot con cui interfacciarsi significa poter essere costantemente nelle loro tasche, poterli raggiungere e interagire con loro in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, con l’efficacia che abbiamo visto prima.

Se a questo aggiungiamo che le app di messaging hanno decisamente superato in utilizzo i Social Network, il quadro è completo.

statistiche app di messaging

3. Creare un bot per Messenger è il naturale upgrade per una strategia di social media marketing

I bot sono perciò perfetti per completare e rendere ancora più efficace una strategia di social media marketing, a cominciare dall’integrazione con strumenti di Facebook Advertising tipo le Messenger Ads che possono inserirsi anche in schemi di remarketing, senza dimenticare la possibilità di creare veri e propri “form” per fare lead generation direttamente chattando con i prospect commerciali.

Studiati, progettati e implementati bene, i chatbot permettono ad aziende e business di tutte le dimensioni di trasformare la loro pagina Facebook, il loro canale Slack o il loro profilo Telegram in una macchina per acquisire lead e fare business – sempre rimanendo all’interno della ormai familiare e utilizzatissima interfaccia di chat, sia esso Messenger o qualsiasi altra app.

4. C’è ancora poca concorrenza

Nonostante il buzz e l’interesse che i chatbot stanno suscitando in tutto il mondo, la concorrenza è ancora relativamente bassa: delle oltre 20 milioni di pagine attualmente presenti su Facebook, ad esempio, solo 100.000 ha un chatbot associato, una percentuale ancora minima.

Ciò vuol dire che i business e le agenzie sufficientemente veloci a capire le immense potenzialità di questo strumento hanno ancora la possibilità di sfruttare un canale di marketing prima degli altri, affermando il proprio brand e conquistando delle posizioni da cui sarà difficilissimo scalzarli quando il grande pubblico si accorgerà di questa opportunità (pensiamo ai primi che hanno iniziato a fare SEO, o a promuovere i propri prodotti con Facebook Ads – spesso hanno costruito la loro stessa fortuna imprenditoriale su queste intuizioni).

C’è poi un tema di mera creatività: in uno scenario competitivo affollato e complesso, vince chi riesce a distinguersi a livello di prodotto e di servizio, soprattutto.

5. Sono (relativamente) facili da fare

Nonostante l’apparenza, infine, creare bot per chat Social efficaci e completi è meno difficile di quello che ci si possa immaginare. Se chi ha competenza di programmazione può partire da zero e interfacciarsi direttamente con le API delle varie piattaforme di chat, esistono anche degli strumenti online per creare chatbots: un po’ come WordPress, però invece di costruire un sito web si progetta, implementa e gestisce un bot.

La lista di questi software online cresce quasi quotidianamente – a noi piace segnalare in particolare ChatbotsBuilder, una piattaforma totalmente in italiano e sviluppata da un team del nostro Paese – perché consente anche a chi non sa nulla di sviluppo web di installare in pochi minuti il proprio bot per Messenger scegliendo con rapidi menù ciò che dovrà fare, in maniera incredibilmente intuitiva.

Ecco i nostri 5 motivi base per iniziare ad impegnarsi adesso a studiare il fenomeno chatbots e magari creare un bot per Messenger. Il trend è segnato, si tratta solo di capire quando salire a bordo del proprio bot… Nel frattempo, abbiamo cominciato a progettare il nostro. Stay tuned!

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