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Decuplicare gli iscritti alla newsletter in 1 giorno: un caso di studio da replicare…

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Oggi condividiamo una strategia nata un po’ per caso, un po’ no, che abbiamo sperimentato su noi stessi (Bee Social). Si tratta di una pensata piuttosto semplice di Inbound Marketing (definizione classica qui) / Email Marketing – nulla di geniale – che può essere presa come modello con finalità di lead generation da altri siti, aziende, blog…

La chiave dell’Email Marketing: contenuti innovativi, creativi, gratuiti

Il Piano editoriale del nostro blog è sempre stato pensato su tematiche molto “pratiche”, con l’obiettivo di dare risposte concrete ai dubbi e al lavoro di tutti i giorni che ogni persona deve svolgere, che rappresenti se stesso o un’azienda.

L’idea è sempre stata quella di lasciare minore spazio ai voli pindarici e alle riflessioni astratte, per dare invece la precedenza a un evidente pragmatismo, pur condito anche da pareri personali sui fatti raccontati.

Qualità dei contenuti, approfondimenti anche parecchio impegnativi (certi articoli richiedono anche 8/10 ore di tempo), costanza nella pubblicazione, continue ottimizzazioni e moooolta pazienza: ciò ha portato – negli anni – ad avere una serie di pagine web che si sono posizionate lungo alcune keyword.

Un utente espone il suo dubbio su Google e può trovare, tra i primi risultati, una pagina web di Bee Social: magari un vecchio articolo, una guida, etc…

Le visite sono cresciute di pari passo. Osservando Analytics, però, un elemento spiccava spesso: il tasso di rimbalzo (bounce) era sempre abbastanza alto in generale.

È abbastanza tipico nei blog e nelle pagine posizionate su Google dove il contenuto risponde in maniera esauriente a un dubbio informativo di un utente. Ad esempio, se io cerco su Google come annodare una cravatta, una volta trovata questa informazione in un sito web XY, non avrò particolare necessità di proseguire la navigazione in quel sito, pertanto lo chiuderò.

Individuate quelle poche pagine che portavano l’80% del traffico web, iniziavano i dilemmi: cosa farsene di quelle visite?

Solo una spesa di hosting? In realtà alcune di quelle pagine sono tornate contestualmente utili per mostrare i servizi dell’agenzia o per farsi conoscere. C’erano però un po’ di altri contenuti che registravano sempre un certo successo, senza però tornare direttamente utili nella nostra strategia.

Una di queste pagine era relativa al Calendario Social (questo: bee-social.it/il-calendario-del-social-media-strategist-le-giornate-nazionali-e-mondiali-da-ricordare), ossia una lista di eventi e ricorrenze utili da ricordare per chi deve inventarsi i contenuti da pubblicare nei canali Social Media, propri o di un cliente.

Si tratta di un post scritto qualche anno fa e costantemente aggiornato: lo scopo era quello di auto-fornirci una guida per mantenere i nostri contenuti sempre allineati all’attualità, giorno per giorno.

Non è assolutamente obbligatorio (e sarebbe pure sbagliato) far si che ogni pagina web abbia necessariamente finalità di conversione: in una squadra di calcio ci sono difensori, ali, centrocampisti e pure panchinari, oltre agli attaccanti che segnano i gol e si prendono tutti i meriti della vittoria.

Eppure, volendo trovare una dimensione concreta a questa nostra pagina, abbiamo deciso pochi mesi fa di renderla tangibile, progettando un calendario in pdf (e stampabile) da regalare, che riassumesse visivamente tutti gli eventi durante il 2018.

Calendario Social Media eventi
Ecco un’anteprima di come appare il Calendario. Per vederlo in alta qualità, scaricalo gratuitamente nella pagina linkata poco più su.

Concretizzare ciò che per sua stessa natura è virtuale, offrendo gratuitamente agli utenti la soluzione di un problema in maniera creativa e differente rispetto ad altre risorse disponibili online.

È quello che abbiamo provato a fare, si tratta a tutti gli effetti di una strategia di Inbound Marketing. Nel nostro caso non ci sono finalità commerciali: chi scarica il calendario si iscrive alla nostra newsletter, con cui riceverà una mail al mese con approfondimenti a tema web marketing, potendosi peraltro disiscrivere in qualunque momento.

Risultato: da circa 5 iscritti a settimana, siamo passati a una cinquantina di iscritti a settimana.

Ma osservando una strategia banale di questo tipo, cosa si potrebbe ottenere?

Risolvi un bisogno informativo

  • In maniera creativa
  • Gratuitamente
  • Sfruttando una visibilità naturale (pagina web posizionata su Google) o sponsorizzata, su Google, sui Social Network, attraverso influencer in rete
  • Producendo un cosiddetto “contenuto di qualità”
  • Arricchendo il tuo stesso piano editoriale (nel nostro caso si tratta di un contenuto che rinnoveremo ogni anno, migliorandolo di volta in volta)
  • Incrementando il dialogo con i tuoi utenti: attualmente molti utenti ci scrivono segnalando nuovi eventi, individuando eventuali inesattezze o suggerendo come migliorare il calendario.

Ottieni vantaggi evidenti

Raccogli un potenzialmente alto numero di lead. In questo caso si tratta di iscritti alla newsletter che potranno entrare nuovamente in contatto con i tuoi contenuti; in altri casi si potrebbe trattare di utenti che possono essere trasformati in clienti o anche di nuovi fan Social.

Se l’iniziativa è significativa, aumenti la tua “Brand Awareness”: gli utenti parlano dell’iniziativa e la condividono. Luca Rallo su Twitter (32K follower) e molti altri hanno condiviso l’iniziativa spontaneamente, producendo un ulteriore hype naturale.

Il contenuto di qualità prodotto ha un alto potenziale di link earning [Abbiamo parlato di Link Earning e Link Building qui: www.bee-social.it/visibilita-google-aumentare-visitatori].

Tanti lead possono anche significare qualche cliente in futuro o una monetizzazione immediata (vediamo come di seguito).

Costi e benefici

I costi dell’operazione si configurano in:

  • ore-uomo per la creazione dei contenuti (che sia un calendario, un e-book, una guida, un’infografica…);
  • ore per la predisposizione dei meccanismi di marketing automation, per esempio attraverso Mailchimp;
  • costi di grafica/design;
  • costi degli strumenti utilizzati (es. Mailchimp);
  • eventuali costi di sponsorizzazione del contenuto e generali costi di gestione.

Il Ritorno sull’Investimento di un’operazione del genere, però, è positivo. L’alto numero di lead ottenuti porta traffico di qualità sul sito e sui presidi online, potenzialmente interessato ai futuri contenuti prodotti o – chissà – anche ai servizi offerti.

Inoltre, si sarebbe potuto monetizzare direttamente l’interesse verso questa risorsa gratuita,  suggerendo agli utenti qualche stampatore online specifico direttamente nella pagina di download del calendario, tramite link affiliato. Una partnership con qualche tipografia online, infatti, potrebbe offrire un vantaggio all’utente (stampa del calendario scontata?), garantendo anche una commissione sulle transazioni. Non è stato fatto, ma poteva essere un’opzione.


In conclusione: a volte ha senso andare a ripercorrere i contenuti pre-esistenti del proprio sito, capire quali hanno la maggiore visibilità e interrogandosi sul perché siano così apprezzati.

Studiarne le potenzialità uscendo dagli schemi, in maniera creativa, può dare quel cambio di passo che ti consente di arrivare più vicino ai tuoi obiettivi di business.

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