Presentato per la prima volta al 2015, Facebook Places era ed è un progetto ambizioso lanciato da Facebook, una riprova costante della volontà di Meta di sperimentare e crescere sempre verso l’auto-miglioramento ed il raggiungimento di nuovi target ed obiettivi.
Purtroppo però, mi duole dire, che in questo caso, la sfida lanciata dalla piattaforma non è stata colta a pieno, almeno non finora.
I segnali della volontà di Facebook di puntare deciso su Places c’erano tutti: negli Stati Uniti, i ristoranti che hanno recensioni su Bon Appetit, Conde Nast Traveler, Eater, New York Magazine, San Francisco Chronicle – ad esempio – vedono le medesime recensioni riportate anche sulla propria pagina Facebook Places, se esistente; inoltre, le “brutte” mappe di Bing vengono sostituite dalle più curate di “Here”.
Insomma, “c’è del lavoro” costante su Facebook Places che lascia intendere questa volontà di essere un riferimento per i business locali, la cui potenzialità forse non è ancora stata colta del tutto.
Per questo motivo oggi voglio parlare con voi di Facebook Places.
[Articolo aggiornato a gennaio 2022]Innanzitutto: cos’è Facebook Places
Si tratta di una pagina luogo con il nome di un’attività locale (ristorante, fioraio, etc) e tutte le informazioni correlate necessarie ai clienti: indirizzo, categoria di business, orari, descrizioni (una lunga e una breve), riferimenti web e ovviamente recensioni.
La potete aprire (o rendere propria se già esiste – vi consiglio di fare una ricerca prima) cliccando qui: facebook.com/places
Le osservazioni e le ricerche che fate su Facebook Luoghi (all’italiana suona così) sono diverse da utente a utente, basandosi sugli interessi degli utenti, sui like e sulla sua localizzazione standard, un po’ come avviene quando fate una qualunque ricerca su Google..
Ma il vero cuore pulsante di Facebook Places, come avviene nell’analogo Google My Business, sono le recensioni. Basti pensare che:
il 70% dei consumatori crede nelle recensioni che trova online
il 92% ritiene le recensioni molto utili nel prendere decisioni di acquisto
Insomma, la gente ci crede e fa bene, perché la maggioranza di queste sono reali (anche se esistono servizi esterni a Facebook che permettono l’acquisto delle recensioni – pratica sconsigliata!): ecco perché ha molto senso – se hai un business locale – stimolare recensioni e check-in su Facebook, così da animare la pagina “Luoghi” e promuoverla – mostrarla – farne circolare naturalmente il nome.
Tutto qui su Facebook Places? Assolutamente no…
Una volta esistevano i Facebook Bluetooth Beacons
Collegare l’esperienza online con la reale frequentazione di un luogo, offline dunque, era ed è fondamentale: a tal proposito, Facebook forniva gratuitamente dei Beacons da applicare nella propria attività.
In super sintesi: i Beacon sono dispositivi applicabili su un muro o dove volete in un’area fisica di vostro interesse, che vi permettono di avvisare automaticamente via smartphone gli utenti con bluetooth acceso che passano nelle vicinanze di tal luogo, con messaggi pre-impostati, promozioni, etc…
Per richiederli esisteva una lista d’attesa, ora non più raggiungibile, purtroppo (era presente su www.facebook.com/business/a/facebook-bluetooth-beacons, url che oggi direziona l’utente verso l’area business).
Volete fare pubblicità al vostro luogo su Facebook? Facebook Local Awareness
È possibile pubblicizzare la propria location, anche se la piattaforma di Ads Facebook resa disponibile per i luoghi dispone di funzionalità ancora limitate, permettendo una profilazione solamente per genere ed età e inserendo call to action quali “chiama ora” o “ottieni indicazioni”.
C’è la possibilità di mostrare l’annuncio a pagamento con una precisione geografica molto dettagliata: non solo una città specifica ma anche, ad esempio, mostrando l’annuncio fino a 1 km di raggio attorno a un preciso indirizzo o limitando il messaggio ad alcuni CAP. La stessa funzionalità è possibile “in maniera negativa”, quindi escludendo zone specifiche o CAP.
A livello di targeting, poi, è interessantissima la possibilità di mostrare l’annuncio a residenti o a frequentatori o ancora a turisti: Facebook riconosce tali categorie di utente grazie alla sede geografica classica dell’utente stesso (nel caso dei turisti: coloro che risiedono solitamente ad almeno 300 km di distanza dal luogo in cui si trovano in quel momento).
Spazio anche per le catene o i franchising
Avete più negozi o gestite “luoghi” appartenenti a una catena? No problem, è possibile costruire una serie di relazioni tra negozi e insegna brand, grazie a Facebook Locations.
Questo strumento consente, sostanzialmente, di associare a una casa madre o negozio madre, tutta una serie di negozi “figli” sparsi sul territorio, gestendo poi i contenuti da pubblicare nelle varie location sia in maniera centralizzata che specifica per singoli negozi.
PER L’UTENTE FINALE?
Facebook Places è anche un buon modo per farci conoscere da un possibile nuovo cliente, magari in visita turistica presso la propria città.
Cercando una località, infatti, Places ci suggerisce informazioni per categorie: dove mangiare, dove bere, cosa visitare, hotel, acquisti, vita notturna, caffè, musei o vita all’aria aperta, più ovviamente gli eventi in programma (consigliati, oggi, questa settimana o questo mese) e i gruppi più popolari.
Conclusioni: hai un business locale? Apri Facebook e…
Per chi ha un business locale, Facebook Places, o Luoghi se preferite la dicitura italiana, è sicuramente una bellissima opportunità a costo zero (o poco più se volete fare pubblicità). Tra Places, Facebook Offers (le offerte che potete lanciare sulla vostra pagina fan), tutte le possibilità di profilazione offerte dalla piattaforma Facebook Ads: insomma ce n’è per tutti i gusti e capacità [VOLETE APPROFONDIRE cosa si può fare con Facebook Ads?]
Una cosa è chiara, comunque: Facebook punta decisamente anche ai piccoli negozi, ai business del territorio, consentendo anche a chi ha poco budget una serie di azioni incredibilmente mirate ed efficaci.
Cosa ne pensate?
Grazie Luca, gentilissimo! Mi fa molto piacere scoprire, anche grazie al tuo blog, quanto sia stato apprezzato il mio speech e quanto, finalmente, si stia puntando al ricongiungimento tra reale e virtuale… E cosa c’è di più reale di un aumento di fatturato di un’attività locale? ;)
Assolutamente, mi piace il pragmatismo che tanti Social Network possono portare alle attività, soprattutto a quelle locali. Questo molte persone lo ignorano e quindi complimenti a te che hai prodotto uno speech esemplare sul tema!
ciao,
Luca
Bellissima scoperta e opportunità che Facebook offre. La domanda è: quanto viene usata dagli utenti, i possibili clienti?
Difficile dirlo quanto venga usato Beatrice; diciamo che vengono usati più che altro i singoli elementi che compongono la “vista” di Places (mi riferisco agli eventi, alle schede ristorante, etc).
Però l’uso che potrebbe farne un hotel o un’azienda di promozione turistica potrebbe essere notevole: in fin dei conti si tratta di un semplice link condivisibile, che raccoglie tutta una serie di posti da vedere e attività da fare di un dato luogo. Un ottimo strumento, sempre aggiornato, per informare i turisti (ad esempio).