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Spotify è rivoluzionario: ha certamente stravolto il modo di ascoltare musica, ma l’argomento che vogliamo affrontare oggi riguarda Spotify come nuovo canale di promozione, come piattaforma pubblicitaria per raggiungere target di utenti piuttosto specifici. In sintesi: oggi parliamo di come fare pubblicità su Spotify.
Snoccioliamo prima qualche numero.
Globalmente:
Pubblicità su Spotify: modalità, formati, targeting, creatività
Nel momento in cui scrivo, sono 3 i modi per far apparire un messaggio promozionale su Spotify: li menzioniamo e poi approfondiamo la modalità “self”, cioè Ad Studio, con il quale in autonomia è possibile impostare la propria pubblicità su Spotify e gestirla.
I 3 modi principali per pubblicizzarsi su Spotify
Le caratteristiche generali di Spotify Ads tramite Ad Studio
Compreso il budget minimo necessario per attivare una campagna, passiamo ora alle caratteristiche generali di Ad Studio. Nelle impostazioni di campagna, abbiamo diverse scelte, tipiche delle varie piattaforme Ads Social:
Terminata l’attivazione della campagna, sarà possibile comunque stopparla in qualunque momento e pagare la spesa effettiva pagata. L’inserzionista avrà anche a disposizione un report in tempo reale che traccia i risultati della campagna in fatto di impression e click.
🎧 🎬 I Formati di Spotify Ads
I formati sono audio e video, ovviamente. Audio e video non sono “skippabili”, cioè non possono essere eliminati o fermati dall’utente. Il formato del messaggio pubblicitario è solo audio per gli utenti che stanno usufruendo di Spotify da App in background o dall’automobile.
Il formato video, invece, viene erogato solamente quando l’App è “in focus”, cioè lo schermo del device è attivo.
Il CTR medio delle pubblicità su Spotify
Riguardo al tasso di click sulle campagne pubblicitarie, Spotify dichiara questi dati medi:
Sono statistiche da prendere con le pinze: il contenuto del messaggio, il brand protagonista e le modalità comunicative potranno far aumentare o diminuire il CTR.
🎨 Le creatività delle campagne
Un elemento chiave di Spotify Ads è relativo alla creatività delle campagne.
Si tratta di un servizio incluso per nulla banale, che Spotify mette a disposizione con speaker professionisti. È possibile scegliere il tono di voce e anche la tipologia di voce (uomo, donna, giovane, più maturo, etc), la musica di sottofondo e naturalmente il testo che verrà enunciato, anche in lingue differenti dall’italiano.
Oltre a ciò, sarà possibile caricare un banner fisso o un video, identificare una call to action e una url di atterraggio per gli utenti che cliccheranno, oltre ovviamente al nome del brand autore del messaggio promozionale e una “tagline”, cioè una sorta di “payoff”.
In circa 48 ore verrà prodotto il messaggio audio, che potrà essere approvato o modificato in base alle richieste dell’inserzionista.
Come detto, la piattaforma è in fase di test, quindi si susseguono continue evoluzioni e nuove caratteristiche per gli inserzionisti. A strettissimo giro sarà possibile implementare creatività diverse per una singola campagna.
🎯 Il targeting in Spotify Ads
Molto interessante è la scelta del targeting. Si può operare una scelta legata agli interessi (musicali e non) che sfrutta dati di prima e terza parte degli utenti, oppure “real time” associata a uno specifico momento di ascolto.
Faccio un esempio. Se scelgo Real Time, è possibile decidere di mostrare un annuncio alle persone che stanno ascoltando in quell’istante una determinata playlist (es. Playlist Aperitivo Time). Solo loro, dunque, ascolteranno/vedranno l’annuncio.
Oppure – e qui mi sposto sulla campagna per interessi – mostrare l’annuncio alle persone che solitamente sono interessate a qualcosa di specifico, per esempio al momento aperitivo e a tutto ciò che è potenzialmente annesso e connesso. È sufficiente, quindi, che queste persone abbiano ascoltato la Playlist Aperitivo anche solo una volta o che abbiano manifestato tale interesse durante la loro navigazione, sia con dati propri di Spotify (di prima parte), sia con dati a cui Spotify accede (di terza parte).
Durante la preparazione della campagna pubblicitaria, Spotify suggerisce già un’ipotetica copertura (la reach), una stima della frequenza dell’annuncio e delle pubblicità effettivamente servite, in valore assoluto.
Un dato che emerge dai primi esperimenti in termini di CPM (Costo per mille impression) è di 0,0057€, quindi un costo sicuramente interessante e competitivo. Vale la medesima considerazione fatta per il CTR: questo dato va preso solo come riferimento di massima, ogni campagna avrà i suoi risultati dipendenti da N variabili.
📨 Come aprire un account su Spotify Ad Studio
Veniamo alle cose pratiche. Per procedere all’apertura di un account su Ad Studio servono oggi circa 2/3 giorni, tra una fase e l’altra. Come già ampiamente detto, la piattaforma Ad Studio è il corrispondente di Facebook Ads, per capirci, cioè la piattaforma online con la quale predisporre i propri annunci pubblicitari, scegliere il targeting e attivare/gestire la pubblicità da trasmettere in Spotify.
Ad Studio è attualmente in beta test in Italia (e lo sarà presumibilmente fino ai primi mesi del 2021), pertanto per l’iscrizione occorre seguire una procedura guidata in più step. Bisogna infatti:
Al momento i pagamenti avvengono tramite bonifico e pagamento a 60 gg, ma presto sarà possibile pagare inserendo una carta di pagamento nel portale, come avviene su Google Ads, Facebook Ads, Pinterest Ads, etc… [Scopri caratteristiche, possibilità e il nostro approccio alla Pubblicità Online].
Le fatture vengono inviate mensilmente (a metà mese) da Spotify AB con sede legale in Svezia, e riportano la spesa del mese precedente.
Fonti da cui abbiamo tratto le statistiche di Spotify:
www.businessofapps.com/data/spotify-statistics/
www.midiaresearch.com/blog/music-subscriber-market-shares-h1-2019
Questo articolo verrà aggiornato man mano che verranno rilasciate novità e funzionalità di Spotify Ads. Conosci altri elementi che meritano di essere elencati in questa presentazione di Spotify Ad Studio? Contattaci e integreremo l’articolo!
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