I fattori di posizionamento SEO per attività locali

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Come ogni anno, esce il tanto atteso report dei fattori di ranking per le ricerche locali, curato da Moz.com. Il report si basa su un sondaggione a marketer che hanno a che fare con ricerche e posizionamenti su Google per keyword o argomenti “a base locale” (ex. “Pizzeria Treviso” o semplicemente “Pizzeria“, magari cercata da dispositivo mobile).

La cosa divertente del report di Moz è che oltre ai risultati del sondaggio si trova anche il parere degli esperti, quindi la vox populi è sapientemente mescolata con gli insight ricavati da chi di professione studia l’intricato mondo SEO Locale.

Vediamo cosa è emerso dall’analisi di Moz.

I fattori di posizionamento locale secondo Moz

Faccio una sintesi delle cose più importanti emerse dallo studio; per ulteriori approfondimenti si rimanda al report completo linkato a fondo articolo.

[Ah, già che ci siamo: sai quanto tempo serve per posizionare un sito su Google?]

Il fattore principale: la vicinanza della propria location rispetto all’indirizzo cercato

In parole semplici: se cerchi una certa attività locale, Google sarà più propenso a mostrarti le attività più vicine a dove ti trovi / dalla zona in cui hai fatto la ricerca.

Questo da un lato sfavorisce una ricerca che miri a individuare “la miglior pizzeria della città”, che non necessariamente sarà prossima geograficamente; dall’altro, però, restituisce risultati pertinenti quando cerco genericamente attività locali come un fioraio o una pizzeria, per cui la componente “vicinanza” rispetto all’utente rimane sempre rilevante.

Detto questo, anche il fattore “attività vicine al centro” rimane fondamentale: si pensi ad esempio a una ricerca per “pizzeria Treviso” proveniente da un utente che ricerca da fuori città.

Google tenderà a mostrare le attività vicine al centro della zona geografica Treviso.

Questo aspetto è sempre da tenere bene a mente per chi basa il proprio business su gente proveniente al di fuori della città, ad esempio gli hotel.

Alla fine, anche online vige la classica regola del retail, per cui i 3 fattori più importanti sono “location, location e location”…

Link link e ancora link, sempre fondamentali

Vale per qualunque “obiettivo di visibilità sui motori di ricerca”: i link in ingresso verso le proprie pagine web sono sempre un aspetto centrale; tale affermazione vale anche per pagine / siti web con finalità di posizionamento geolocalizzato.

Tra gli aspetti da considerare quando si parla di link building, sarebbero da tenere bene a mente:

  1. la qualità dei link in ingresso (autorevolezza del dominio da cui proviene il link) – in parte anche la quantità;
  2. i link da altri siti con una stessa “valenza geolocalizzata” (ex. se devo linkare la mia pagina relativa a “pizzeria Treviso”, è importante trovare altri siti locali di Treviso – magari a tema “food” – che linkino la mia pagina);
  3. una coerenza piuttosto precisa in termini di “argomento” dai siti che linkano (se un sito di finanza linka la mia pagina che tratta un argomento “food” non ci siamo proprio);
  4. una certa attenzione ad anchor text precisi rispetto alla pagina linkata (ma senza esagerare; anzi la varietà premia sempre);
  5. una certa varietà dei domini che linkano la propria pagina “locale”.

Ci sono altri aspetti forse meno rilevanti sui link, si possono leggere nello studio completo di Moz.

Una discreta rilevanza è mantenuta dalle citazioni (senza link) che si possono trovare online, quali fattori di ranking vero e proprio per una pagina web su SERP (search engine results page – la pagina restituita da Google dopo una ricerca) locali.

Nonostante gli utenti intervistati ritengano meno interessante questo fattore, Moz lo ritiene ancora piuttosto utile, soprattutto quando si tratta di apparire in liste come i “best of” o altri elenchi o recensioni su siti autorevoli (ex. “le migliori pizzerie di Treviso sono…”).

Abbiamo parlato spesso di Link Building e Link Earning; puoi approfondire questi temi nella nostra raccolta di articoli dedicata: bee-social.it/tag/link-building

Google My Business

Rimane come sempre centrale, con tutti i fattori ad esso collegati. Tra questi, vale la pena ricordare che:

  • la descrizione su Google My Business non è un fattore di ranking, a detta stessa di Google.
  • Il titolo / title della pagina GMB rimane centrale, perché – ad esempio – permette ad un’attività di posizionarsi su ricerche più o meno specifiche. Si pensi alle differenze tra ristorante – pizzeria – osteria – fast food – pizzeria al taglio – bar. Sono tutte attività cercate da chi vuole mangiare qualcosa, ma si tratta di luoghi molto differenti tra loro, che intercettano una domanda diversissima.
  • Più la tua pagina Google My Business è “anziana”, migliori sarebbero le possibilità di maggiore visibilità (quindi affrettarsi ad aprire pagine, prima possibile).
  • I contenuti fotografici, ricchi e dettagliati, aiuterebbero il posizionamento. Se anche così non fosse, è evidente che molte immagini curate possono convincere più facilmente un utente a scegliere la tua attività locale, a discapito di una concorrente più anonima.
  • In generale, la ricchezza di informazioni porta vantaggi: occhio, quindi, anche ad inserire tutti gli orari di apertura delle attività – e a tenerli ben aggiornati.
  • Last but not least: le recensioni naturali rimangono sempre fondamentali, per quantità e qualità (voto medio) delle opinioni ricevute.

Come agiscono gli utenti rispetto ai tuoi contenuti

Gli intervistati – per ora – danno poca importanza a come agiscono gli utenti rispetto alle pagine local pubblicate, però Moz e altri esperti interpellati sembrano lasciare più che uno spiraglio rispetto alla reale importanza di tale fattore.

Pare che Google, al contrario, dedichi e dedicherà sempre più attenzione alle azioni degli utenti, come ad esempio “cliccare sul richiedi indicazioni stradali per raggiungere l’attività” o “telefonare all’attività locale”. Sono azioni che denotano l’intenzione di visitare una certa attività locale.

Le interazioni che gli utenti fanno con i tuoi presidi web locali, soprattutto da ricerca mobile “on the go” – da un utente in mobilità – potrebbero essere sempre più rilevanti, anche se ad oggi non ci sarebbero prove certe.

Riassuntone

fattori di ranking locale 2017Moz, in definitiva, distingue tra elementi basilari (a tal proposito leggi anche bee-social.it/attivita-locali-azioni-digital-trovare-clienti – ma attenzione, oltre a Google si può agire anche su Facebook…) ed elementi differenzianti.

Eccoli elencati nell’immagine.

Per un’analisi di dettaglio meglio scaricarsi i report completi, gratuiti.

Oltre all’immagine, chi ha pochissimo tempo, può godere della sintesi molto snella ma efficace di Darren Shaw – autore della ricerca:

You need to have a physical location in the city you’re trying to rank in, and it’s helpful for it to be close to the searcher.

Then, make sure to have the proper categories associated with your listing, and get your citations built out and consistent on the most important sites. Now, to really move the needle, focus on getting links and reviews

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