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Ricordi Foursquare e a cosa serviva? Oggi l’app è stata completamente rinnovata ed esistono numerose alternative a questo programma. Prima di elencarti le opzioni più interessanti, facciamo un breve recap.
Rilasciata nel febbraio del 2009, Foursquare nacque come applicazione utile per segnalare la propria posizione agli amici. Inizialmente era attiva in sole 12 città americane, ma ben presto superò i 20 milioni di utenti registrati, tant’è che anche le aziende si accorsero di questo strumento e iniziarono a utilizzarlo per promuovere le loro attività.
Ma a cosa serviva questa applicazione? In pratica Foursquare utilizzava i GPS integrati negli smartphone per offrire alle persone la possibilità di segnalare la propria presenza in alcuni luoghi e locali pubblici (come bar, pub, ristoranti, negozi, ma anche monumenti, parchi, giardini e musei) ed essere raggiunte.
Foursquare catturò subito l’attenzione degli utenti anche perché basata su un sistema di gioco coinvolgente che regalava badge e distintivi in base al numero di check-in effettuati in un determinato luogo. Si generavano sfide per diventare “Sindaco” di un determinato luogo, ossia la persona che più lo frequentava / presidiava.
Ma come funzionava l’app? Esiste ancora? È stata modificata? E ci sono altre alternative valide? Scopriamolo in questo articolo!
Nota: questo articolo è stato originariamente pubblicato nel 2013 e parlava della nuova App di FourSquare.
Sommario
Come funzionava Foursquare
Il funzionamento di Foursquare, negli anni 2000, era molto semplice. Una volta scaricata l’app sullo smartphone ed effettuata l’iscrizione, bastava fare il check-in in un determinato posto per comunicare la propria posizione agli altri.
Si poteva anche aggiungere un breve messaggio per consigliare un piatto, un drink imperdibile oppure fornire spunti utili su cosa fare e/o vedere in quel luogo.
Il lato giocoso dell’app la rendeva divertente e consentiva di fidelizzare le persone. Gli iscritti, infatti, potevano ricevere un badge diverso in base al numero di volte in cui si registravano in locale, in un’attrazione o in una determinata città.
Come si è trasformata l’app di Foursquare?
Per molti anni Foursquare ha divertito chi la utilizzava poi – un po’ per noia e un po’ per il desiderio di maggiore privacy – l’uso da parte degli utenti è diventato sempre più sporadico.
I suoi ideatori – Dennis Crowley e Naveen Selvadurai – hanno cercato di porre rimedio al declino, modificando le sue funzioni più distintive, ovvero eliminando il check-in, i badge e i premi fedeltà. In sostanza, con il nuovo aggiornamento dell’app con Foursquare si potevano solo raccomandare i posti e le attività.
Foursquare è dunque stata eliminata? No, diciamo piuttosto che si è modificata.
In realtà, le caratteristiche che abbiamo appena menzionato (e che l’hanno resa famosa) sono state trasferite in un’altra applicazione, Swarm, che ne ha preso definitivamente il posto.
Foursquare, invece, si è trasformata completamente. In sostanza è diventata un’app per consigliare locali. Sì, proprio come Tripadvisor, Yelp e Google Maps.
Ieri e oggi: le differenze
Foursquare ha subito un restyling consistente, sia a livello di funzionalità che di design, ma è ancora attiva oggi.
Rispetto alla prima release, l’utente deve specificare le proprie preferenze e i propri gusti su locali, cibo e divertimento per ricevere suggerimenti pertinenti e personalizzati. In sostanza, le novità più importanti di Foursquare riguardano:
Perché Foursquare è una risorsa per le aziende?
L’app può essere rilevante per i business perché ricevono pubblicità gratuita da chi la utilizza. Ogni utente (ma anche ogni business registrato), per esempio, può postare foto; inoltre, nella pagina si possono inserire informazioni utili come orari d’apertura, dettagli sui servizi e i prodotti offerti, oltre alle informazioni per raggiungere il luogo.
Le recensioni lasciate dagli utenti, poi, proprio come quelle di Google aumentano la brand reputation e sono un ottimo incentivo alle vendite.
Le persone, infatti, si fidano sempre di più di ciò che dicono gli altri. Secondo il Consumer Review Survey di Bright Local che ha analizzato i comportamenti dei consumatori nel web, il 75% degli intervistati legge regolarmente recensioni online prima di acquistare un prodotto, di affidarsi a un servizio o di cenare in un ristorante.
Inoltre, la registrazione dell’attività a Foursquare For Business è perfetta per le aziende che fanno marketing targettizzato. Possono così promuovere il proprio brand usufruendo di tutti gli strumenti di analisi offerti dalla piattaforma sulle abitudini degli utenti e dei consumatori.
📎 Foursquare e gli altri strumenti analoghi, più attuali, sono un buon punto d’inizio per fare local marketing online. Leggi qui: Local marketing online: le strategie da mettere subito in pratica
Le alternative di Local Marketing (se non vuoi riesumare Foursquare)
Oggi Foursquare è diventata un’app di consigli e recensioni. Una sorta di “city-guide” come si legge nella pagina dedicata al download dell’app (per Android e iOS). Ma quali sono le principali alternative? Eccole.
Tripadvisor
Tripadvisor è una tra le app più famose di consigli da viaggiatori per viaggiatori. Si possono leggere recensioni – più o meno veritiere – su bar, ristoranti, strutture ricettive e luoghi in ogni parte dell’Italia e del mondo.
Essendo, però, scritte spesso da utenti anonimi – con nickname improbabili – l’opinione può essere falsata e un’azienda deve sempre fare attenzione a come risponde alle recensioni.
Yelp
Nata come app per le recensioni dei locali, oggi su Yelp si possono trovare pareri su qualsiasi attività (anche sull’idraulico!).
In cosa si differenzia da Tripadvisor e Foursquare? Il sistema chiede agli utenti di utilizzare un nome, cognome e una foto reali, dando la precedenza a recensioni e commenti credibili.
Apple Maps e Google Maps
Due applicazioni simili sono Apple Maps (dedicato solo a chi ha un sistema operativo iOS) e Google Maps (per chi naviga con il famoso motore di ricerca).
In cosa consistono? È piuttosto banale, lo sappiamo: inserendo una zona, una via o il nome di un posto, entrambe le app consigliano alle persone i vari modi per raggiungere quel luogo (suggerendo opzioni a piedi, in auto o con mezzi pubblici).
Google Maps, in ottica local marketing, offre un pannello di controllo per gestire le informazioni e le recensioni di queste attività. Fino a poco tempo fa era noto come “Google My Business”, poi l’irrefrenabile e insensata voglia di Google di cambiare continuamente nome ai suoi presidi, lo ha rinominato in Profili delle Attività Google (nome secondo me peggiorativo).
Facebook e Instagram
Cercando una destinazione all’interno di Facebook o Instagram si può accedere a una lista di luoghi vicini alla tua posizione (o alla tua ricerca) e quelli più frequentati dalle altre persone.
Anche in questo caso, proprio come per tutte le alternative che abbiamo visto finora, gli utenti possono scorrere le foto pubblicate da altri utenti prima di visitare un locale o un ristorante, oltre a leggere le didascalie di immagini e video e le recensioni (di Facebook).
A proposito di Facebook… Sai che le ADS aumentano le possibilità di far conoscere il tuo business?
📎 Scopri come, leggi il nostro articolo: Meta Ads: creare Campagne Sponsorizzate su Facebook e Instagram
Come e perché queste app influiscono sul tuo business
Tutte le app di recensioni e guide nascono con uno scopo nobile: offrire alle persone la possibilità di scoprire luoghi nuovi, recensiti dalle persone con onestà.
Sono una grande opportunità per il business perché, come abbiamo anticipato prima, offrono pubblicità gratuita e possono migliorare la credibilità del brand. Capita però che alcune recensioni vengano scritte da concorrenti o che il luogo non abbia particolarmente colpito un utente.
In caso di recensioni negative e al vetriolo, quindi, bisogna sempre mantenere la calma. Perché anche le risposte influiscono sull’immagine che le persone si fanno del posto che vogliono visitare.
Quindi sfrutta il più possibile le opportunità offerte da questi strumenti (per esempio, arricchisci il profilo dell’attività su Google – ex Google My Business come abbiamo detto), ma sfodera anche grande pazienza oppure rivolgiti a professionisti per gestire al meglio i profili della tua attività sui social e valutare come crescere ancora di più sul web!
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