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Grafiche efficaci per i Social Network: cosa è bene sapere

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Uno dei ricettacoli principali dei nostri sguardi e delle nostre attenzioni è oggi uno schermo; sia esso un computer, un tablet o uno smartphone poco importa né tanto meno in che situazione, ciò che fa la differenza è il modo in cui comunichiamo tramite esso.

Il web è il nostro mondo virtuale, ma il nostro approccio ad esso non differisce poi molto da quello “reale”. Se un tempo scoprivamo cose “nuove” o ricevevamo input e stimoli dalle vetrine di un negozio visto camminando o da un manifesto pubblicitario affitto su un muro, oggi la nostra vetrina è il web e la nostra fruizione è pari a quella di un automobilista alla guida: rapida ed intenta a fare più cose contemporaneamente.

Soprattutto sui Social Network, quindi, perché la grafica e l’approccio visivo sono così importanti?

Per lo stesso motivo per cui lo sono in qualsiasi progetto di comunicazione, per il loro sex appeal che funge da specchio per le allodole per cervelli in fuga e senza tempo.

Se pensate alla rapidità con cui il nostro pollice fa scorrere i post di una pagina Instagram sullo schermo dello smartphone, vi risulterà chiaro come una grafica “ben fatta” sia alla base di una buona comunicazione.

Come sullo scaffale di un supermercato l’obiettivo è FARSI NOTARE per sopraffare la sovrabbondanza dell’offerta.

Creare una grafica per un post sui Social ben fatto

Il concetto di bellezza è puramente soggettivo, ma una grafica “ben fatta” non deve obbligatoriamente essere “bella”, deve adempiere al suo scopo.

Un buon prodotto gioca sulla qualità, ma anche il cioccolatino più buono prima deve essere assaggiato e quindi scelto; l’aspetto grafico di un post è paragonabile al suo packaging, è la veste del suo copy; l’uno senza l’altro non hanno motivo di esistere.

Una buona comunicazione senza un buon prodotto (o messaggio) alla base non sta in piedi così come un buon prodotto senza una giusta comunicazione non va da nessuna parte.

Andiamo però sul concreto…

📐 Quali aspetti tecnici sono da ricordare nella progettazione di grafiche per i Social Network?

Dimensioni, testi, modello di colori – Innanzitutto una buona grafica pensata per i Social deve avere le giuste DIMENSIONI; esistono un’infinità di siti web che riepilogano i formati idonei in modo chiaro e semplice come questo.

Ogni Social Network ha i suoi gusti ed – ahimè – vanno rispettati; non si va ospiti a cena a casa di un amico vegetariano portando un arrosto! Potete adottare anche lo stesso contenuto e la stessa grafica per uno stesso post da pubblicare sia su Facebook che su Instagram volendo, ma sarà necessario OTTIMIZZARE le dimensioni di quest’ultima -senza intaccare la creatività- a seconda delle richieste del Social Network di turno.

Questa prima regola è molto importante per far sì che la vostra grafica sia perlomeno visibile e guardabile per intero, senza venire tagliata e/o distorta dall’applicazione o dal device.

Se sulla grafica sono presenti dei TESTI occorre non solo che siano leggibili come dimensioni (sembra scontato), ma anche comprensibili “al volo”. Abbiamo infatti detto che l’attenzione minima degli utenti è non solo scarsa, ma anche frettolosa.

Un tempo, se intendevate realizzare un contenuto sponsorizzabile su Facebook, era necessario rispettare un limite massimo di testo presente nell’immagine, ma oggi non è più così. Ma occorre precisare: non è comunque consigliabile realizzare una grafica per un post social fitta di testo come la pagina di un libro sia perché non sarebbe leggibile, ma soprattutto perché -come abbiamo- detto non la leggerebbe davvero nessuno. Inoltre l’algoritmo di Facebook tenderà comunque a mostrare i post che rispettino le buone pratiche previste.

Per gli approfondimenti e le note testuali esiste il copy del post (la parte “profonda”, l’anima del post vestita di grafica) quindi lo scopo della grafica sui social è solamente quello di attirare l’attenzione, sintetizzare un messaggio approfondibile in seguito o trasmettere una brand identity riconoscibile a colpo d’occhio.

Le immagini pubblicate sul web devono inoltre essere in RGB, e non in CMYK come accade invece per la stampa; questo vi permetterà di avere colori vividi e soprattutto fedeli al vostro progetto grafico e/o creativo. Se quindi avete il pdf della locandina che andrà in stampa per il vostro evento non caricatela direttamente nel post; i colori apparirebbero avariati e i testi illeggibili.

Se non disponete di uno strumento professionale per esportare un file o modificarne il formato, potete tranquillamente sfruttare uno dei molti tool gratuiti presenti online come ad esempio questo.

Una grafica social ben fatta trasmette professionalità ovviamente e l’attenzione che riserverete alla comunicazione rifletterà anche la vostra cura per il prodotto nella percezione dell’utente finale e quindi possibile acquirente, nuovo follower, committente di lavoro… in base ovviamente alle vostre necessità o obiettivi..

Una volta rispettati quindi questi pochi parametri base, per una buona riuscita dell’impresa, resta da fare tutto il grosso del lavoro.

🖼 Essere innovativi e farsi notare sui Social Media tramite un approccio visuale

In linea di massima – come per ogni progetto – il vero valore di una “buona” grafica sta nell’idea. Potrai impiegare 5 min per realizzare una grafica funzionale, ma 2 giorni per progettarla.

Il punto è farsi notare. Ma come? Facendo qualcosa di “diverso”.

Diverso” non vuol dire migliore né totalmente nuovo, ma semplicemente differente. Può significare anche trattare il medesimo tema con un approccio alternativo, vuol dire essere creativi insomma e dar vita a qualcosa senza copiare i concorrenti. In linea di massima la grafica si piega al gusto e alle esigenze non solo del social network, ma anche del TARGET di riferimento (ad esempio l’utilizzo di testi più o meno grandi in base all’età media del fruitore, la scelta del colore, il tono di voce, dare per scontato un certo background culturale…).

Bisogna dunque scappare dal rischio dell’autoreferenzialità (“facciamo prodotti fatti così… siamo i migliori a…”) con immagini prodotto still life e loghi giganti: per quanto possano saltare all’occhio sono spesso ridondanti e di scarso contenuto. Un approccio vincente sui Social Network, invece, è rappresentato dal COINVOLGIMENTO e dall’INTRATTENIMENTO dell’utente. Cioè l’engagement (o coinvolgimento, in italiano): i like, le condivisioni, i commenti, l’inserimento dei post Instagram tra i “salvati”, le reazioni…

🤔 Qualche esempio di rubrica senza mostrare necessariamente il prodotto? Ecco una serie di ispirazioni per non mostrare sempre e solo immagini di prodotto:

  • usiamo immagini evocative per creare una moodboard e quindi una “brand identity” – anche immagini al di fuori del contesto stretto di appartenenza del marchio;
  • creiamo un glossario per spiegare meglio le terminologie tecniche di settore;
  • raccontiamo curiosità inerenti al mondo di appartenenza del prodotto (non obbligatoriamente riferite all’azienda stessa);
  • parliamo di attività collaterali, di cose per cui il nostro prodotto è utile (se vendiamo sedie e complementi d’arredo, possiamo parlare di rituali che avvengono in casa, come l’ora del tè; se produciamo lampadine possiamo parlare dell’importanza della luce d’atmosfera);
  • parliamo di ciò che interessa e piace al nostro target;
  • proviamo ad affrontare e risolvere problemi comuni del nostro target, nel nostro settore di riferimento;
  • facciamo riferimento – dove possibile – a tematiche di attualità che possano avere una connessione con il nostro mondo di riferimento.

Meglio quindi ragionare su contenuti che nascano mettendo le persone al centro, perciò grafiche pensate appositamente per l’utente finale: per farlo emozionare, per farlo riflettere, per farlo ridere, per farlo sorprendere ed interagire con noi.

Non vendiamo un prodotto, ma un messaggio; regaliamo idee ed emozioni.

Non tutti infatti lasciano un commento ai post, ma quasi tutti accettano di giocare anonimamente con immagini interattive come queste:

La grafica piace e quindi funziona, è molto più immediata ed appetibile di un contenuto testuale. Anche l’irriverenza è un aspetto da non trascurare… siamo sui Social! Pensiamo in grande; è bene avere anche una visione di insieme.

Soprattutto per Instagram, ma non solo, ogni grafica è a sé stante ma anche parte integrante di un “tutto”. Teniamo d’occhio quindi la vista complessiva della pagina profilo sia come tipologia di approccio sia a livello cromatico nel wall sia in linea con la brand identity e la guide line del logo. Ne abbiamo già parlato qui: bee-social.it/brand-estetica-marketing-competizione-instagram. I COLORI, come si evince dagli esempi espressi nell’articolo linkato, sono fondamentali.

Il colore ha ottimo potenziale persuasivo, ma anche dissuasivo. Facilita la cattura dell’attenzione e la scrematura degli utenti finali, funge da selettore naturale. Aiuta molto a differenziarsi dalla massa; non esiste un colore giusto o uno sbagliato, esiste solo un colore inconsueto, inappropriato o non ancora usato.

Detto ciò, a voi la penna grafica e buona fortuna! L’obiettivo di questo post era abolire la domanda:

“Sui social funzionano meglio le foto o i video?”

Mi riterrei soddisfatta se dopo questa lettura a tale domanda poco sensata voi stessi rispondeste automaticamente:

“È indifferente, basta che siano BEN FATTI”.

Le uniche parole spendibili a favore di VIDEO e GIF (ovviamente se belli ed interessanti) sono che essi possono aiutare per avere un buon riscontro sui social, per il semplice fatto che quei pochi secondi di attesa, spesi per vedere la conclusione del video o anche solo per farlo partire, trasmettono ai logaritmi del social in questione un interesse “prolungato” dell’utente nei confronti del nostro contenuto e quindi lo portano a “pensare” che la nostra pagina o profilo sia meritevole di essere mostrato a un numero maggiore di persone, che evidentemente ne potrebbero rimanere soddisfatte (a buon vantaggio anche del social stesso).

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