Oggi torniamo ad essere molto pragmatici e sputiamo fuori quello che abbiamo imparato negli ultimi anni sul grande tema del guadagnare online con l’Affiliate Marketing.
Parlando di web marketing con molte persone, ci rendiamo conto che c’è molta ignoranza sul marketing d’affiliazione, ed è un vero peccato. C’è diffidenza, dovuta a qualche esperimento andato male per tantissimi blogger, ad esempio.
L’esito negativo di questi esperimenti con le affiliazioni online è dovuto soprattutto a scarsa conoscenza delle logiche che stanno dietro a questo tipo di ricavi.
Da un professionista di digital marketing abbastanza noto, un giorno mi son sentito dire che lui “non crede alle affiliazioni“, come se fosse una scelta di fede, dimostrando un’indubbiamente scarsa conoscenza delle dinamiche di web marketing, di promozione e di guadagno online.
Oggi apriamo il vaso di Pandora con un po’ di consigli su come far funzionare certi meccanismi di guadagno con internet. Guadagnare con le affiliazioni non è magia, ma non è nemmeno facile. Prima, però, un po’ di teoria.
Sommario
Cos’è l’Affiliate Marketing e come funziona?
Cos’è l’Affiliate Marketing? (O Marketing di Affiliazione). Di fatto, si tratta di un accordo commerciale tra due o tre soggetti:
- Il primo soggetto è l’INSERZIONISTA, ossia l’azienda che produce beni o servizi e decide di creare e rendere disponibile un programma di affiliazione.
Il fine di questa campagna di affiliazione è quello di reclutare publisher, blogger, influencer, web marketer, affiliati, utenti comuni vari che possano essere portavoce e promotori online dei prodotti e dei beni venduti dall’azienda.
Perché dovrebbero farlo? Perché a loro verrà riconosciuta una commissione per i risultati ottenuti, siano essi vendite, download, lead (quasi mai click).
- Il secondo soggetto è l’affiliato (o publisher), cioè chi decide di partecipare al programma affiliate proposto dall’inserzionista con il proprio sito web, blog, portale, canale Social, database di e-mail, etc.
L’affiliato non dovrà fare altro che inserire nelle proprie pagine web, sui propri presidi Social, nelle proprie mail il link “ tracciante” che gli sarà affidato dall’inserzionista.
È un link univoco, che porta al sito dell’inserzionista e che può “tracciare” il numero di click e di vendite (o download, iscrizioni, etc) provenienti dal sito dell’affiliato in un dato periodo di tempo. Un esempio pratico: se il link dell’inserzionista è pipposhop.it, il link tracciante affidato all’affiliato potrebbe apparire come pipposhop.it/ref=nomeaffiliato oppure pipposhop.it/ref8549 o anche avere un tracciamento non visibile, quindi apparire semplicemente con il dominio proprio, pipposhop.it o con un codice alfanumerico (anche con una forma astratta tipo: http://zedy833.ryito.etc)
- Il terzo soggetto – non sempre presente per la verità – è la piattaforma di affiliazione o network di affiliazione, ossia un terzo attore esterno che mette a disposizione la tecnologia per creare i link univoci e traccianti, per gestire i pagamenti, per verificare le conversioni effettuate, per condividere materiale pubblicitario che potrà essere utile all’affiliato.
Il network affiliate fa da garante tra l’inserzionista e l’affiliato ed è un punto di ritrovo autorevole tra le parti. Un esempio noto? Awin.com.
Il network non è sempre presente perché ci sono inserzionisti che preferiscono sviluppare in autonomia il proprio programma di affiliate marketing, senza rivolgersi a network, magari sfruttando siti che mettono a disposizione dei software online da configurare (esempio: referralcandy.com).
I network affiliate guadagnano con costi di set-up del programma e/o a loro volta con una piccola quota di commissioni.
Ecco come funzionano le relazioni tra gli attori in gioco. Tra le parti si genera una situazione win-win, in cui tutti vincono la propria partita:
- L’inserzionista trova nuovi canali di sell-out e promozione, senza doverli cercare e gestire uno ad uno.
- I risultati si potranno misurare in maggior numero di conversioni, visualizzazioni generali e sostanzialmente notorietà dei servizi o prodotti proposti.
- Il vantaggio enorme sta nel fatto che l’azienda pagherà la commissione agli affiliati soltanto a risultati ottenuti. Su Google Ads si paga e poi si raccoglie (forse); con l’Affiliate Marketing il rischio è spostato prevalentemente sull’affiliato, che dovrà trovare modi di promozione che gli possano garantire l’ottenimento di commissioni.
- Programmi Affiliate “generosi” in fatto di commissioni (e durata del cookie), portano a una massiva partecipazione di affiliati, che provvederanno al passaparola online in gran numero: il vantaggio in fatto di brand awareness è garantito.
- Tra gli affiliati si possono celare veri e propri influencer, che sapranno monetizzare la propria popolarità e autorevolezza. Contattarli tramite un’attività di Digital PR potrebbe costare moltissimo; con un programma Affiliate interessante, la spesa iniziale di ingaggio è zero.
- L’affiliato ha la possibilità di far fruttare le proprie abilità digitali, magari monetizzando un ottimo posizionamento organico sui motori di ricerca per keyword di interesse per le aziende (es. essere primi su Google per “assicurazione auto online” potrebbe valere molti soldi); sfruttando campagne Facebook Ads o Google Ads particolarmente ottimizzate; o ricavando risultati dai propri numerosi fan e follower Social.
- Il network affiliate valorizza la propria massa di utenti esperti di affiliate marketing iscritti, offrendoli all’inserzionista. L’inserzionista, così facendo, non deve fare particolari sforzi nel cercare utenti che sappiano lavorare con l’affiliate, anche in settori merceologici specifici.
Un’alternativa più potente del guadagno con Google Adsense
Banner, sponsorizzazioni e circuiti pubblicitari tipo Google Adsense non sono adatti a tutti quando si parla di guadagno online: per godere di proventi significativi da Google Adsense occorrono grandi quantità di visite su siti con tematiche “lucrose” (non ci sono gli stessi investimenti e possibilità pubblicitarie nei differenti settori commerciali); inoltre di fronte a banner o link palesemente pubblicitari la faccenda si fa sempre più dura, anche per via di utenti sempre più smaliziati e poco propensi a cliccare.
Per questo motivo l’affiliate marketing è un’opzione molto valida, trattandosi di una “sfumatura” del trendy native advertising, ossia quei contenuti sponsorizzati promossi e visualizzati all’interno dei contenuti offerti al lettore.
A differenza della pubblicità tradizionale – che distrae il lettore dal contenuto, così da comunicare il messaggio pubblicitario – il Native Advertising ha l’obiettivo di “immergere” la pubblicità all’interno del contesto, in maniera sicuramente meno evidente e più nascosta.
È una via per guadagnare online “forte” e concreta, perché in molti casi la commissione generata è legata a dei risultati raggiunti, il cui valore viene misurato spesso in percentuale e sostanzialmente mai al click: una percentuale sull’importo di vendita, che in certi prodotti/servizi può arrivare senza problemi al 40/50% o un “premio” fisso (in denaro) legato ad iscrizioni, download o altre azioni che abbiano un valore per l’inserzionista.
Tipicamente, una volta raggiunto un numero minimo di commissioni, l’affiliato (cioè chi sta offrendo i propri presidi web per fare pubblicità all’inserzionista) può riscattare i propri guadagni tramite PayPal o con bonifico, spesso con cadenza mensile.
Così facendo, con l’Affiliate Marketing si possono realizzare guadagni anche considerevoli, con un valore assoluto in denaro impensabile rispetto a quanto si può fare con la pubblicità online tradizionale.
Le nostre 16 buone regole per avere successo con l’Affiliate Marketing
Abbiamo pensato attentamente ai nostri casi di successo e a quelli fallimentari. E abbiamo imparato molto: ecco la nostra lista di buone pratiche frutto della nostra esperienza online con le affiliazioni.
In questa lista ci concentriamo sulle caratteristiche del sito / pagina web / presidio online che devi avere per guadagnare online con il Marketing Affiliate. Buono studio!
- Il tuo sito o la tua pagina web devono trattare un argomento con una sufficiente mole di utenti (traffico online) interessata a un certo servizio, con capacità e volontà di spesa (acquisto di prodotti o servizi) o interesse nel fare azioni online per cui vengano riconosciute commissioni all’interno del programma di affiliation – c’è chi lo chiama così (ex. download di un e-book con rilascio dei dati). Se non hai una pagina web, dovrai promuovere i tuoi link affiliati tramite pubblicità online, ma attenzione: rischi di spendere più di quello che guadagni.
- Possibilmente, devi intermediare un prodotto o servizio che la gente non può fare a meno di acquistare. Qualcosa di obbligatorio per legge o necessario per un’attività diffusa svolta da molte persone (magari per lavoro – quindi verrebbe visto come un investimento e non un costo fine a se stesso).
- Principalmente, deve essere un prodotto / servizio acquistabile online (ma non esclusivamente – anche semplici lead – ossia contatti commerciali, iscrizioni o richieste di preventivo posso essere monetizzate).
- Eventualmente, può essere un prodotto o servizio che gli utenti desiderano molto, di moda, magari con un prezzo elevato o una scarsa disponibilità online (in quest’ultimo caso gli utenti saranno più propensi a cliccare ovunque, per cercare l’affare).
- Come già accennato, qualora non si parlasse di prodotto o servizio da acquistare, è efficace promuovere azioni ricompensate dal programma di affiliazione che non abbiano un costo per l’utente (con costo intendo anche “tempo”: azioni facili e veloci). Faccio un esempio: per assurdo, un programma di affiliazione che ti dà una commissione per un’iscrizione gratuita a una newsletter, per esempio, sarebbe ottimale perché l’azione di iscrizione a una newsletter – purché interessante – è un’azione a bassissimo costo percepito per l’utente.
- Salvo che tu non riesca a posizionarti nei primissimi risultati organici dei motori di ricerca, deve essere un prodotto/servizio/azione ricompensati con ampi margini. Leggi: la commissione deve essere alta. Perché con un po’ di impegno, anche se non sei nelle migliori posizioni in SERP, riuscirai a posizionarti decentemente con chiavi di ricerca di long tail, ottenendo pochi risultati… ma ben ricompensati. Se non ottieni ampi margini da ciascuna commissione, allora dovrai generare molto traffico e puntare sulla quantità, ovviamente. Inoltre i margini elevati ti possono dare la possibilità di promuovere i tuoi link affiliati con Google Ads o con Facebook Ads, per citare due esempi.
- Se riesci a scovare un argomento di nicchia, con un numero limitato di utenti ma fortemente interessati all’acquisto di determinati prodotti, avrai più chance di ottenere click (e quindi commissioni – ad ampio margine magari).
- Gli argomenti centrali, con programmi di affiliazione diffusi e interessi pubblicitari alti come ad esempio le assicurazioni online, i prodotti finanziari e tematiche simili, sono molto ben presidiati da professionisti dell’affiliazione. Qui devi essere molto “corazzato” lato SEO e poter disporre di investimenti importanti.
- Devi produrre molti contenuti, di qualità, e pensare anche a una strategia di link in ingresso lavorando in ottica SEO se il tuo progetto online prevede la realizzazione di un sito web. Tutto ciò – inutile che lo dica – richiede investimenti anche rilevanti, oltre che competenze di base.
- Un’alternativa molto valida sono i Social Network. Se hai molto seguito e dei fan/follower fedeli e pronti a cliccare ciò che proponi, allora il gioco è fatto – specie in argomenti molto adatti ai Social, come ad esempio il mondo degli animali. Non importa, infatti, da dove arrivino i tuoi visitatori (se da Google o dai Social): ciò che contano è quanti sono e se cliccano. Il click però dipende da quanto sei autorevole. Un buon posizionamento su Google o 100.000 fan (numero a caso) già ti consegnano una parte dell’autorevolezza percepita che ti serve.
- Le pagine in cui inserisci i tuoi link o banner affiliati dovrebbero essere organizzate come delle landing page, perché devi cercare di favorire il più possibile il click dell’utente sui link traccianti.
- In generale, tutti i consigli di Seo Copywriting sono utili: attenzione ai meta tags, pensa attentamente ai vari titoli headings, scrivi contenuti anche sostanziosi, con ampio uso di keyword correlate e sinonimi: l’idea è quella di cercare di coprire il più possibile il campo semantico dell’argomento di cui stai parlando.
- Lingua scelta: ebbene si, non è detto che tu debba lavorare in italiano, anzi. L’inglese è la lingua più comunemente parlata online; molti utenti non madrelingua inglesi cercano informazioni in inglese, per via dell’egemonia (di marketing, commerciale) dei paesi anglosassoni e ancor più degli Stati Uniti. Scegliere una lingua così usata online come l’inglese ti permette di accedere, solitamente, a un numero maggiore di utenti e a programmi di affiliazione più economicamente interessanti. Ciò non toglie che per determinati settori possa aver senso scegliere una lingua differente. Una lingua straniera presuppone una forte conoscenza della lingua stessa o investimenti in traduzioni o copywriting in lingua.
- Fare link building, ebbene si, è fondamentale. Che sia fatta tramite un naturale link earning dovuto alla qualità dei contenuti (sempre da perseguire) o con modalità “un pochino più commerciali”, per così dire, rimane una questione centrale. Bisogna però sapere come ottenere link senza forzare la mano. Di sicuro, si può procedere con grande cautela con la link building solo quando anche il brand e le menzioni naturali (senza link o con link “branded”) al sito cominciano ad essere evidenti. Quando cominci ad avere traffico diretto o traffico organico per la tua chiave di brand (ex. nel nostro caso “Bee Social”), allora anche la ricezione di link in ingresso diventa credibile anche per Google.
- Prima di inserire i link affiliati, testa la resa della tua pagina con gli url Shortner (tipo bitly): aprire account affiliati, inserire le informazioni, ottenere approvazioni, etc, richiede tempo. Ha senso andare per gradi e testare quanti click generano i link che inserisci nella tua pagina con url Shortner che conteggiano il numero di click degli utenti. E’ anche un buon modo per fare A/B testing e capire le posizioni più “redditizie” e cliccate delle tue pagine…
- La scelta di un programma affiliate passa anche e soprattutto attraverso la qualità delle landing page del brand o del sito con cui ti sei affiliato. Se mandi utenti nelle pagine del sito con cui ti sei affiliato, ma queste pagine sono lente a caricarsi, confusionarie, esteticamente brutte, poco affidabili… allora il tasso di utenti che abbandonerà quella pagina di atterraggio sarà molto alto. E tu perderai guadagni, dato che sarai ricompensato al 99% dei casi per download / iscrizioni o, più spesso, per numero e importo di vendite.
Volendo riassumere il progetto di affiliate marketing ideale, beh secondo me dovrebbero coesistere queste caratteristiche…
In sostanza, se non si fosse ancora capito, l’individuazione dell’argomento specifico su cui provare a guadagnare è fondamentale e talvolta è il vero “segreto” che un Affiliate Marketer dovrebbe custodire…
Se conosci altri suggerimenti, condividili con noi per aggiornare la lista!
Cominciare a guadagnare con l’Affiliate Marketing
I migliori siti per guadagnare con le affiliazioni
Un po’ di esperienza la stiamo maturando sul tema marketing di affiliazione e network di affiliazione. Cercheremo di essere brevi e pragmatici, come siamo soliti fare su Bee Social.
L’ideale a mio avviso è lavorare con i programmi affiliate propri dei brand, sviluppati direttamente, senza il ricorso ai network di affiliazione.
Premesso ciò, dove non fosse possibile trovare programmi di affiliazione di questo tipo, allora ok fare un giro nei vari network di affiliazione: uno dei più noti globalmente è Shareasale – Si tratta di uno dei colossi dell’Affiliate americano, usato anche da tantissimi brand italiani. E’ una buona soluzione per cercare delle alternative ai “soliti” programmi più comuni. Iscrizione gratuita: entri e guardi i programmi di guadagno disponibili.
Puoi trovare numerosissimi programmi affiliation a cui aderire su portali di affiliazione come Awin, TradeDoubler, AdPump, SprinTrade.com, NetAffiliation.com e molti molti altri.
Un consiglio, però: prima di iscriverti ai programmi di Affiliazione e guadagnare online, conviene davvero studiare un pochino. La voglia di cominciare fa perdere moltissimo tempo, rischiando delusioni prima ancora di aver acquisito la conoscenza necessaria per evitare di sprecare tempo e fare le cose come si deve.
Segnaliamo, dunque, 3 risorse – probabilmente le migliori e complete, per quanto diverse.
Imparare a ricavare guadagno online con il Marketing di Affiliazione
AffiliatePRO
Il già citato AffiliatePRO è un riferimento centrale delle affiliazioni in Italia, un vero e proprio percorso di accompagnamento organizzato da Giannicola Montesano, che include accesso a community esclusive, teoria e tantissima pratica.
In generale, investire in formazione prima di procedere è una mossa saggia: in questo caso, oltre al mondo affiliate, bisogna approfondire anche le tematiche SEO (qui trovi la lista con tutti i migliori corsi di web marketing online).
Una panoramica del guadagno online è espressa anche nel nostro e-book gratuito sul Guadagno Online; se invece cerchi qualcosa di semplice (ma meno redditizio), puoi considerare i sondaggi retribuiti online.
Grazie Luca! :)
Sarebbe stato un errore non citare Affilobook! :) grazie a te Dario
Ciao,
avete esperienze con i pagamenti su AdPump? Sono puntuali? Ho letto reviews contrastanti a riguardo.
Grazie
Ciao Marco, si e lato nostro nessun problema, ma credo anche alle voci contrarie. Mi spiego: solitamente i ritardi nei pagamenti sono un effetto di un ritardo del brand nel pagare il network; ritardo che poi si riversa a cascata sugli affiliati..
Quindi in linea di massima vai tranquillo, ben sapendo che quando lavori con i network di affiliazione, può capitare di registrare qualche ritardo.
Grazie mille!:)
FANTASTICO..ANCHE SE MOLTO LUNGO E COMPLESSO. grazie davvero. avrei molte cose da chiedere. A me interessa imparare e generare reddito senza preoccuparmi di creare blog o costruire un sito
Salve Francesco, è complicato generare un reddito online senza creare un blog o un sito. Dovresti essere bravo a sfruttare i Social Network, in alternativa, sapendo anche sfruttare la piattaforma Facebook Ads, però non è semplice: occorre essere esperti e appassionati di un argomento su cui possa scatenarsi l’interesse online di utenti (pronti ad acquistare online) che hanno bisogno di informazioni su quell’argomento specifico.
Diffida dai guadagni facili: per avere qualche risultato occorre fatica, pazienza, costanza, idee e competenze… In alternativa, per piccoli guadagni (molto piccoli), puoi rispondere ai sondaggi online –> http://www.bee-social.it/sondaggi-retribuiti-ecco-i-migliori-e-piu-affidabili
Definire “AffiliatePro” un “percorso guida” mi sembra un po’ troppo. Ho acquistato il corso Start l’anno scorso e con mia grande sorpresa l’ho trovato moooolto basico. Un libro che avrei potuto comprare in libreria e quattro guide in PDF che avrei potuto scaricare gratuitamente da internet…una vera delusione, nonostante la preparazione dell’autore.
Mi aspettavo di trovare un guida step by step, invece mi sono ritrovato ad avere una serie di PDF quasi scollegati fra loro, forse per costringerti ad acquistare i loro servizi di web marketing…
Ciao Ulisse, il problema degli infoprodotti è che sono poco personalizzati e necessariamente “uguali per tutti”. Il risultato è che utenti più preparati come te potrebbero rimanere parzialmente delusi rispetto a un prodotto che ritenevano più soddisfacente.
Può capitare in effetti. Al tempo stesso, per mia esperienza e per mio parere personale, ciò che propone AffiliatePRO è un percorso, ancor più che un singolo infoprodotto, che ho trovato completo. Chiaro che per andare nello specifico su certi temi (ex. Google Ads per le affiliazioni, tanto per citarne uno), occorre trovare la risorsa specifica o partecipare al corso live di Montesano proprio sul tema. Un pdf non risolve mai le esigenze articolate di utenti esperti, ma è un buon inizio. Da qualche parte occorre cominciare! :)
Scusate mi chiamo Antonio D’Angelo , cerco un’ informazione importante: vorrei tanto imparare a fare affiliate marketing ma ho paura che ci siano oggi troppe persone in Italia che lo fanno e per questo temo che non ci sia spazio di guadagno per me perché forse c’è troppa concorrenza. Potreste darmi un consiglio sincero come se fossi vostro amico. Tenete conto che io non provengo da una famiglia molto ricca per cui non vorrei fare investimenti sbagliati. Secondo voi posso intraprendere questa strada, cioè quella di fare corsi per imparare a fare affiliate marketing o è meglio che mi dedichi ad altro?
Salve Antonio, ti abbiamo risposto via mail! :-)