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In un’epoca in cui la digitalizzazione è diventata la norma, l’abilità di interpretare gli indicatori di performance di una campagna non è più un lusso, ma una necessità.
Non stiamo parlando solo di numeri e percentuali, ma di vere e proprie metriche di marketing, o KPI (Key Performance Indicator).
Questi indicatori di performance (KPI) non sono solo cifre astratte, ma fantastici portatori di informazioni che, se osservati con il giusto occhio e la giusta prospettiva, ci permettono di comprendere l’efficacia delle nostre strategie, di ottimizzare le nostre risorse, ma soprattutto di raggiungere i nostri obiettivi di business.
Ma quali sono le metriche da considerare? E come variano in base alla fase del funnel in cui ci troviamo?
Queste sono le domande a cui cercheremo di rispondere in questo articolo, fornendo un quadro abbastanza ampio per iniziare a comprendere quali dati leggere e quando.
A tema KPI, leggi anche:
Premessa: cos’è il funnel di marketing?
Un funnel di marketing è un modo per suddividere il percorso del cliente, partendo dalla fase di “consapevolezza” fino al punto di “acquisto”.
È un modello molto discusso e non sempre apprezzato/condiviso (perché troppo “meccanico”) che illustra il percorso che un potenziale acquirente compie da quando prende consapevolezza del marchio, alla decisione di acquisto/conversione e al follow-up successivo.
Il suo nome è dovuto alla forma che ideologicamente assume: infatti osservando i passaggi, mentre si avanza nelle sue varie fasi, questi saranno sempre più ristretti (in numero di persone al suo interno) via via che si scende verso il raggiungimento del risultato desiderato (vendita, lead, download, etc).
Oggi però è tutto più complesso: si è iniziato parlare di “Messy Middle” per via del percorso molto più caotico e meno lineare che intercorre dal momento in cui l’utente entra in contatto con un brand a quando arriva all’effettiva conversione.
Quali sono gli indicatori di performance da analizzare per ogni Fase del Funnel
In ogni fase del funnel – sia esso “Messy” o lineare – gli obiettivi sono diversi e, di conseguenza, anche le metriche da monitorare.
🟡 Nella fase iniziale, o “Top of the Funnel” (TOFU), l’obiettivo è aumentare la consapevolezza del nostro brand. In questa fase, gli indicatori di performance legati alla visibilità e alla portata, come la copertura e le impression, sono fondamentali.
Queste metriche ci aiutano a capire quanto può essere potenzialmente ampio il nostro pubblico di riferimento e quanto efficacemente stiamo raggiungendo le persone con i nostri messaggi.
🟡 Nella fase intermedia invece, o “Middle of the Funnel” (MOFU), la cosa a cui vogliamo puntare è far considerare il nostro prodotto o servizio ai potenziali clienti.
Qui, le metriche che vogliamo osservare e tenere in considerazione maggiormente sono quelle legate all’interazione e all’interesse, il tasso di conversione e il numero di clic in uscita diventano cruciali.
Questi indicatori di performance ci indicano approssimativamente quanto i nostri potenziali clienti siano interessati a quello che gli stiamo offrendo e di quanto siano disposti a interagire con il nostro brand per ottenere informazioni, feedback, far parte della community, etc…
🟡 Infine, nella fase finale detta “Bottom of the Funnel” (BOFU), l’obiettivo è convertire i potenziali clienti in compratori effettivi o potenziali clienti se parliamo di lead e non di vendite.
A questo punto le metriche legate all’acquisto e alla fidelizzazione, come il costo di acquisizione del cliente (CAC) e il valore medio dell’ordine, sono le più importanti.
Ora che abbiamo una visione d’insieme, approfondiamo ciascuna di queste fasi e scopriamo quali sono le metriche chiave da monitorare.
Un disclaimer prima di iniziare è d’obbligo però: tutte le metriche che vedremo – se prese da sole – possono dirci molto poco, bisogna sempre avere una visione d’insieme e leggere i dati con una mentalità “Full Funnel” che segue l’intero percorso dell’utente.
Indicatori di performance nel TOFU: Metriche di Awareness
Quando ci troviamo nella fase iniziale del funnel, la cosa principale che dobbiamo tenere a mente è che vogliamo raggiungere il maggior numero di persone per aumentare la consapevolezza che il mercato ha del nostro brand.
Questo è il momento in cui diamo il via libera prevalentemente a formati visivi o anche messaggi più generali, infatti come abbiamo visto in questo articolo sui video “Video Social: un “Must Have” per il Social Media Marketing”, sono forme estremamente efficaci per farci conoscere.
In questa fase quindi, alcuni degli indicatori di performance più importanti da considerare sono:
Analisi KPI nel MOFU: Metriche di Considerazione
Nella fase intermedia del funnel, l’obiettivo è quello di far considerare il nostro prodotto o servizio ai potenziali clienti.
Questa è la fase in cui cerchiamo di trasformare la consapevolezza in interesse e considerazione.
Un buon modo può essere attraverso l’utilizzo di una landing page per raccogliere contatti in cambio di una consulenza gratuita, un contenuto interessante o qualcosa di esclusivo. Insomma, offrire qualcosa in cambio.
Ecco le metriche da tenere d’occhio in questa fase:
Formula: (N°clic / Impression) * 100
Indicatori di performance BOFU: Metriche di Conversione
Nella fase finale del funnel, l’obiettivo è quello di convertire i potenziali clienti in clienti effettivi. Questa è la fase in cui cercheremo di trasformare tutto quello che abbiamo fatto fin qui in una singola azione chiara, facendo sì che i potenziali compratori diventino clienti effettivi.
Ecco gli indicatori di performance più utili da tenere d’occhio in questa fase finale:
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