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Fonte: corriere.it
Queste stime ci confessano quanto “movimento” c’è online, sui Social, di fronte ai post sponsorizzati, con l’hashtag #ad o anche nascosti, senza alcun riferimento. Dove ha origine questo giro di markette?
Ci capita spesso di ricevere le più disparate offerte di collaborazione da parte di sedicenti “influencer”, che scrivono a tutto spiano nei messaggi privati delle pagine fan di alcuni e-commerce e progetti vari che gestiamo.
Ma di chi stiamo parlando? Ecco qualche messaggio ricevuto, ciascuno opportunamente edulcorato dei riferimenti per riconoscere i mittenti:
Buonasera le propongo una collaborazione recensiva con la mia pagina grazie
Recensisco TUTTO
Sono una blogger influencer autrice del blog xxx dove condivido le mie esperienze personali provando prodotti Sul blog parlo di vari argomenti dalla moda alla cucina ai prodotti elettronici con consigli e novità. Il mio blog da un lato è letto sia da donne che da uomini d’altro canto ci sono tantissimi visitatori che arrivano dai motori di ricerca perché cercano le informazioni sulla moda , make up , cucina ,elettronica ,consigli e altro… So che apprezzano i miei contenuti perché spesso mi lasciano un commento . Il mio punto forte è la mia pagina instagram con circa xxx follower che mi seguono ai post e alle stories tutti molto attivi Conosco i vostri prodotti e sarei ben lieta di provarli e recensirli sul mio blog e social Spero che la mia proposta possa essere di vostro gradimento e di poter discutere con voi le modalità di collaborazione.vi lascio i link del mio blog e dei miei social network
Salve, mi presento, sono xxx, mamma di due bambine bellissime una di x anni ed una di x anni. Gestisco una pagina facebook, un blog ed un profilo instagram. Mi piace provare nuovi prodotti, li recensisco e li pubblicizzo sui miei canali. Sarei molto lieta di collaborare con la Vostra azienda, ricevendo campionatura gratuita a vostra scelta. Dopo aver utilizzato i Vostri prodotti in maniera reale, documento con foto e recensisco i Vostri prodotti basandomi sulla mia esperienza personale con gli stessi. Preparo tante ricette golose e nuove con essi. Sul mio blog inserisco tutti i link utili che rimandano al Vostro sito. Ecco i link per visualizzare i miei canali: Rimango a Vostra disposizione per qualsiasi domanda o richiesta. In attesa di un Vostro riscontro e nella speranza di poter instaurare con Voi una collaborazione a titolo gratuito, per soddisfare le Vostre esigenze di marketing e pubblicità, porgo distinti saluti
Spett.le Azienda, sono xxx, blogger e curatrice del blog xxx . Sarei molto lieta di collaborare con la Vostra azienda ed introdurre il vostro marchio nel mio sito per scriverne articoli e recensioni. Gradirei, se fosse possibile, ricevere campionatura gratuita a vostra scelta. Una volta testati sarebbe mia cura scrivere una recensione molto dettagliata e completa di foto su ciascuno di essi. In ciascuna recensione saranno presenti i riferimenti ai vostri portali, in modo che i lettori abbiamo un riferimento immediato. In attesa di gentile riscontro e nella speranza di poter instaurare con voi proficue e durature collaborazioni. Cordiali Saluti
Gentilissima Azienda, mi chiamo xxx e sono una blogger. Testo e recensisco i prodotti sia sulla mia pagina facebook sia sul mio blog, tratto vari prodotti e non una categoria specifica in quanto sono dell’ idea che una donna abbraccia tutti i rami esistenti al mondo è infatti la donna che si dedica alla CUCINA, CASA, COSMETICI, BAMBINI, ANIMALI…. Insomma tratto tutto ciò che ha a che fare con questa figura importante al giorno d’oggi. Navigando su internet mi sono imbattuta nei vostri meravigliosi prodotti, che immediatamente hanno attirato la mia curiosità ed il mio interesse, per questo vi domando se fosse possibile ricevere qualcuno dei vostri campioni affinché possa testarli personalmente e di conseguenza recensirli sui miei social. Eseguo il mio lavoro con passione e dedizione, spero perciò di ricevere una risposta affermativa da parte vostra, per farmi conoscere meglio allego i link dei miei contatti social Spero di non essere indelicata, in tal caso vi porgo le mie scuse.
Buongiorno gestisco una pagina di facebook con migliaia di utenti; giacché i dati insights mostrano numerose visualizzazioni ed altrettante interazioni, mi chiedevo se era possibile pubblicizzare i Vostri prodotti omaggio con recensioni e foto. Certa di un Vostro riscontro, auguro a tutto lo staff buon lavoro.
Piccoli e grandi influencer: maneggiare con cura
Non voglio giudicare. Ok, alcuni messaggi sono un po’ sgrammaticati, la punteggiatura è fantasiosa (quando presente), alcune pagine fan sono decisamente mal gestite o hanno scarso seguito. Ma non importa (sic!): magari il contenuto e le modalità espressive sono in linea con il target di queste pagine. Oltretutto, c’è una buona educazione nelle richieste, cosa non così scontata.
Però il tema è un altro: ha veramente senso ingaggiarli?
Tali influencer sembrano non conoscere molto le dinamiche del marketing e della comunicazione. Ma lo stesso discorso vale anche per blogger, startupper o attività online, anche quando l’obiettivo è diverso dal diventare influencer:
Nonostante le critiche, non me la prendo con i piccoli creator: potrebbe trattarsi di persone che si divertono semplicemente a parlare di prodotti, senza particolari ambizioni di diventare la nuova Chiara Ferragni. Effettivamente alcuni parlano solamente di “recensioni”. E ci sta, va benissimo così. Nei 4 punti precedenti individuiamo dei punti di miglioramento che, se uno vuole, può seguire per crescere e costruire una vera professionalità online.
Il problema, però, ha una seconda faccia: le aziende, ma spesso anche le agenzie di comunicazione, alimentano questi fenomeni sociali, ingaggiando “micro-influencer” che in rari casi portano una reale visibilità positiva a un brand (e praticamente mai sono driver di vendite). Spesso l’ingaggio di questi personaggi in cerca d’autore è funzionale solamente ad accumulare attività tangibili da mostrare al cliente, se parliamo di agenzie di comunicazione, o sono tentativi scoordinati di vendere di più o di alimentare la propria notorietà di marca, se attivati direttamente dall’azienda.
Un tentativo ben coordinato e organico dare visibilità a marchi e prodotti, invece, si innesta in una strategia a più ampio respiro. Anche lato PR si può e si deve fare una specie di “marketing-mix”, come proposto da questa “piramide delle PR”, in cui pochi grandi influencer generano contenuti originali e innovativi per il brand, mentre la base – formata da tanti utenti con i loro profili Social – dà un supporto differente e granulare, con condivisioni sui Social, sondaggi, recensioni e tante altre micro-azioni.
Ultimamente vengono chiamati anche “nano-influencer” o “micro-influencer”: personalmente ho sentimenti contrastanti verso questo mondo. In questo articolo del Post c’è un paragrafo a mio avviso totalmente sbagliato, eccolo:
Ai nano-influencer, invece, spesso può bastare ricevere un prodotto in omaggio, senza pagare, in cambio di un post sponsorizzato. Certo, non sono famosi, ma anche per questo hanno un rapporto spontaneo e non artificioso con i propri followers, e per chi vuole fare pubblicità sui social network investire su di loro può voler dire ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. […] Rendono molto meno dei personaggi famosi, certo; ma costano anche molto meno.
In super sintesi, attenzione con le PR e il marketing in generale, perché…
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