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Possiamo davvero dire che l’Intelligenza Artificiale è arrivata nelle nostre case e nelle nostre aziende?
Si, moltissimi oggetti oggi giorno sono connessi a internet e soprattutto buona parte delle aziende di produzione è in grado di disporre di “macchine” in grado di imparare, di apprendere qualcosa e soprattutto sono in grado di fare delle scelte in base ad un determinato input di dati.
Nei giorni scorsi abbiamo infatti partecipato a SAS Forum Milan 2018, evento unico nel suo genere per qualità e quantità di stimoli erogati in una singola giornata, proprio con l’obiettivo di approfondire le tematiche calde dei prossimi 2 anni: Intelligenza Artificiale e Machine Learning.
“Inspire The Extraordinary”: questo il payoff molto avvincente dell’intera giornata!
Ci siamo lasciati ispirare per davvero e siamo tornati a casa con la consapevolezza che il futuro è già qui e che effettivamente è possibile implementare nuove tecnologie in grado di aiutare l’uomo anche nelle operazioni di tutti i giorni.
Abbiamo inoltre avuto il piacere di intervistare uno degli speaker di eccezione dell’evento, Stefano Mainetti CEO di POLIHUB, al quale abbiamo posto alcune domande utili per gli utenti che seguono il nostro blog.
Insieme a lui abbiamo approfondito alcune tematiche care alle nostre PMI, andando sul pragmatico come, da sempre, nel nostro stile:
Cosa può concretamente fare una PMI italiana per applicare l’Intelligenza Artificiale e trarne vantaggi? Quanto incide la storia pregressa dell’azienda nel processo di avvicinamento alla stessa?
“Le PMI si connotano per una forte concretezza e per la grande capacità di visione del management. Già oggi nelle imprese manifatturiere sono presenti molti sensori in grado di definire al meglio lo stato delle macchine ai fini della manutenzione. Proprio in questo campo, si è diffusa molto la cultura di una “manutenzione predittiva”, questo ha generato la necessità di costruire un modello di business basato sull’erogazione di servizi di manutenzione supportati da logiche legate all’intelligenza artificiale. Tutte le iniziative viste fino ad oggi sono parte di aziende con un management illuminato, che forte di finanziamenti o di un cambio generazionale importante, riescono a mettere in atto la vera trasformazione digitale.”
Abbiamo visto che sei vicino alla realtà universitaria, ci chiediamo quale percorso sarebbe più utile per gli studenti che devono ancora individuare la loro professione del futuro?
“Oggi sono attivi molti corsi di laurea attinenti e quindi l’offerta formativa si sta allargando. Di base, chiunque voglia intraprendere un percorso di studi o una carriera nell’ambito dell’Artificial Intelligence deve essere mosso dalla passione, in primis per la programmazione software e poi con un costante lavoro di sperimentazione da autodidatta. La laurea serve fondamentalmente per concretizzare quanto sperimentato in autonomia. Oggi le opportunità di lavoro in questo campo sono in forte espansione: il carrier service del Politecnico di Milano riceve 4000 richieste per posti di lavoro da far occupare a ingegneri informatici a fronte di 400 iscritti.”
Torniamo a casa da SAS Forum 2018 estremamente convinti che l’innovazione sia già in atto, ma che la cultura sia lo snodo chiave per il vero successo e il concreto impiego dell’Intelligenza Artificiale all’interno delle aziende italiane. Eventi come questo aprono gli occhi, allargano la mente e ci permettono di trasmettere a lettori e clienti un nuovo modo di pensare l’impresa del futuro.
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