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Situazione classica: la tua azienda decide che è ora di comunicare… e che è ora di sbarcare sui Social! Bene, ma quali Social Network scegliere per la tua azienda?
Per chi si occupa di marketing e comunicazione può essere una scelta che richiede comunque un attimo di riflessione, non è affatto scontata. Figuriamoci per chi gestisce una piccola aziendina, magari a conduzione familiare, o per un libero professionista che si occupa di tutt’altro o per un negoziante. Da dove partire? Qual è il giusto equilibrio tra tutto e niente?
A mio avviso è sufficiente partire da quali sono gli obiettivi aziendali e dalla conoscenza puntuale delle caratteristiche dei Social Network maggiormente diffusi.
Come scegliere i Social Media per la tua azienda
Si potrebbe provare a fare una distinzione tra i vari Social Media solo sulla base del loro contenuto “core”, ma scoprirai presto che è una divisione fallace. Basta fare un esempio veloce. Ipotizziamo di voler puntare sui Social Network “fotografici”…
Allora scelgo Instagram e Pinterest, … ma al tempo stesso bisognerebbe chiedersi se Facebook è da considerare un Social Media fotografico. Probabilmente no, perché è qualcosa di molto più articolato, anche se al tempo stesso la quantità di foto pubblicate su Facebook è determinante per il successo di una pagina fan (oggi almeno) e supera la mole delle foto presenti su Pinterest…
Se faccio un altro tentativo provando a distinguere e scegliere solamente i Social Media “professionali”, ricado negli stessi dilemmi. Il primo canale da considerare è sicuramente LinkedIn, ma puoi escludere con sicurezza anche Facebook o Twitter quando si parla di canali di comunicazione dedicati al lavoro? Io credo di no.
I 5 elementi principali alla base della scelta del Social Media più corretto
Sono arrivato alla conclusione che è utile scegliere i Social Network per la tua attività sulla base di 5 elementi principali:
Ho provato a riassumere in uno schemino sicuramente semplicistico – non esaustivo dello scenario Social – come si dispongono i vari Social Network in base ai contenuti di cui disponi e alla forza del tuo marchio. Target e Budget sono altri due elementi non presenti nello schema, che intervengono nella tua scelta.
Qualche esempio
Caso 1Da dove iniziare – Per partire, con Facebook e Google Plus non si sbaglia mai (su Google Plus – IN TEORIA – dovrebbe essere utile solo per presunti vantaggi lato visibilità sui motori… mah!).
Caso 2Hai un’attività che si presta bene ad essere fotografata? Allora Instagram va aperto assolutamente. Vuoi mirare a un target femminile e disponi di foto professionali? Perché non tentare con Pinterest. Hai un’attività che opera su base locale? Devi aprire una scheda su Google My Business.
Caso 3Nel momento in cui hai un brand un po’ più affermato, e qualora avessi necessità di customer care, ad esempio, allora puoi pensare di ampliare i tuoi sforzi di comunicazione: Twitter (o perfino Whatsapp) comincia ad essere un’ipotesi da considerare. Sempre a livello di Customer Care o come una sorta di “feed notizie evoluto e mobile” si sta facendo spazio WeChat.
Caso 4Brand affermati con prodotto B2C, con target di clientela giovane e buon budget di comunicazione possono pensare alla produzione di video, con YouTube e Vimeo (video da veicolare in tutti i canali Social, in realtà).
Caso 5Marchi super affermati e popolari, che vogliano parlare con le fasce più giovani della popolazione, possono puntare su canali come Snapchat, Periscope, Vine, WeChat (pensi sia solo un’app per chattare? Leggi qui: www.bee-social.it/wechat-per-le-aziende-altro-che-app-per-chattare).
Oltre “ai soliti” Social Network ci potrebbe essere l’esigenza di percorrere strade nuove, alla ricerca di comunità e target utente un po’ più particolari: ci sono diversi portali Social sconosciuti e molto “verticali”, ossia concentrati su alcune nicchie. Un Social Network recente come “Ello“, ad esempio, viene considerato come un Facebook “gay-friendly” (www.ilfattoquotidiano.it/ello-il-social-hippy-e-gay-friendly-che-vuole-battere-facebook).
Maggiori sono le specificità che cerchi e più alcuni nuovi Social di frontiera potrebbero esserti d’aiuto, anche se rischia di essere uno “sparo nel buio”, visto che si tratta di piattaforme appena nate che potrebbero morire da un momento all’altro, sperperando inutilmente il tuo tempo e le tue risorse.
Punti ad un target giovane?
Chi punta alle nuove generazioni deve abituarsi ad esplorare territori nuovi e a rischiare.
Un esempio: interessano gli under 18? Allora dovreste ricordarvi che:
Fonte: www.pewinternet.org/2015/04/09/teens-social-media-technology-2015
In sintesi
Per sintetizzare, quando si è di fronte alla scelta di “quali Social Network aprire per la tua azienda”, conviene fermarsi un attimo a ragionare su come la tua azienda si dispone lungo i 5 elementi menzionati: obiettivi, notorietà del marchio, contenuti, target e budget.
Si vedono spesso canali Twitter morti di solitudine, con tweet automatici e identici a quelli pubblicati in Facebook, con 10 follower in tutto. Ha senso? Che immagine danno questi canali Twitter? La mia sensazione è quella di scarsa cura per i dettagli, di cose fatte “tanto per”. E’ questa l’immagine che vuoi dare ai tuoi clienti?
Nel dubbio, il mio consiglio è vacci piano: parti con alcuni canali ben gestiti, non sperperare le risorse “per essere presente ovunque”: fare per forza tutto spesso vuol dire “fare male”.
Che ne pensi? Come valuti quali Social Network aprire per un’azienda?
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